Bigliettini alla studentessa che ha abortito, l’autore si scusa: “Non volevo ferire”

26 Marzo 2021 10:50

Quelle immagini e i relativi messaggi erano ironici e non erano riferiti a nessuna persona in particolare. Per quanto fuori luogo, lo scopo non era certo quello di offendere o criticare qualcuno. Mi dispiace tantissimo per la situazione che si è creata, soprattutto per le persone che si sono sentite ferite. Chiedo scusa a tutti“.

E’ questo, in sintesi, il contenuto della lettera anonima che qualche giorno dopo quanto accaduto in una scuola superiore piacentina (con una giovane studentessa che, in seguito all’interruzione volontaria di gravidanza, ha trovato dei fogliettini con l’immagine di un feto e frasi pesantemente allusive) ha iniziato a circolare per l’istituto.

E’ la ragazza stessa a rivelarlo: “L’identità della persona che ha affisso quei biglietti – ha spiegato a liberta.it – è tuttora sconosciuta. Probabilmente, vedendo le reazioni che ha scatenato il suo gesto, si è sentita in dovere di scrivere una nuova lettera, questa volta di scuse. Per me leggere tali biglietti è stato terribile. Ogni persona, specialmente in una situazione delicata come questa, ha tutto il diritto di prendere una decisione in serenità, senza giudizi o tanto meno condanne. Prima di interrompere la gravidanza ho riflettuto quasi tre mesi. Non è stata una scelta semplice. Una ragazza può essere mossa dai più disparati motivi: in primis, forse, la consapevolezza di non riuscire, al momento, ad offrire al proprio figlio la vita che desidera per lui”.

La giovane ha quindi espresso un desiderio: “Penso che tante ragazze che si trovano o magari si troveranno in futuro a dover affrontare una decisione del genere potrebbero farsi condizionare dalle immagini raffigurate in quei foglietti, compiendo la propria scelta in maniera non del tutto serena e consapevole. Perciò vorrei che questa mia storia diventasse un pretesto per far capire quanto sia importante la delicatezza nel trattare certi argomenti. Vorrei che dalla tanta solidarietà ricevuta in queste ore – ha concluso – nascesse un progetto di sensibilizzazione sui diritti, quelli delle comunità Lgbt, quelli delle donne troppo spesso accusate anche dopo le violenze subite, o quelli delle donne che scelgono di abortire”.

Una vicenda, presto finita sui social dove ha scatenato un’ondata di indignazione, sulla quale si è espressa anche la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini, che oltre a condannare il gesto ha invitato a “fare chiarezza sull’accaduto”.

Questa mattina, 26 marzo, è arrivata invece una lettera di solidarietà alla giovane studentessa da parte della Conferenza delle democratiche di Piacenza. “Con le tue affermazioni si legge – ci hai insegnato come, nelle tristezze della vita, bisogna reagire. La tua tristezza è la nostra ed è doppiamente profonda perché prima è passata attraverso il tuo corpo in una decisione drammatica che, speriamo tu non abbia fatto in solitudine. Una scelta che ci richiama alla nostra responsabilità di adulte e adulti per non essere stati capaci di trasmettere alla tua generazione tutte le informazioni necessarie per evitarti una ferita così grande. A questo si aggiunge la tristezza per chi ha pensato e condiviso il gesto della condanna e del dileggio diffuso a scuola. In quale contesto personale e in quale disagio può essere nata questa idea? Loro vanno aiutati a perdonarsi, non tu. Noi siamo con voi”.

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