A “Nel Mirino” i drammi della guerra. Svetlana e Sante testimoni di umanità

11 Marzo 2022 22:30

Nello scoraggiante scenario in costante mutamento dato dalla crisi sanitaria, economica e umanitaria a matriosca, anche ieri l’ultima puntata di “Nel mirino” condotto su Telelibertà dal direttore Nicoletta Bracchi ha fatto il punto settimanale con una rosa di ospiti autorevoli. Il direttore del Dipartimento di salute pubblica dell’Ausl di Piacenza, Marco Delledonne; l’imprenditore Giangiacomo Ponginibbi, presidente di Confapi; il direttore di Confindustria Piacenza, Luca Groppi; l’imprenditore leader della pizza Sante Ludovico, portatore anche di una testimonianza umanitaria a due voci con la moglie Svetlana.

Profughi e sanità

Delledonne, coordinatore nel tavolo di regia dell’accoglienza, ha spiegato l’iter cui sono sottoposti gli arrivi dall’Ucraina, dall’identificazione in Questura ai controlli sanitari e offerte vaccinali nell’ambulatorio mobile di Anpas nel medesimo parcheggio. “Su 530 arrivi (registrati venerdì mattina ma a sera erano già 589) solo un positivo, una signora domiciliata in Comune di Piacenza. Se necessario, disponiamo l’isolamento anche degli eventuali contatti stretti nel Covid hotel. Offriamo a tutti, se non immunizzati, cicli vaccinali primari e Covid, ma tendenzialmente sono restii”. La composizione degli arrivi: “di 530, circa 220 bambini e i restanti perlopiù giovani donne in perfetto stato di salute; non c’è motivo di preoccupazione, gli accertamenti sono prassi richiesta dalle autorità”.

L’andamento della pandemia

“L’inversione di tendenza e i contagi in salita – ha proseguito Delledonne – indicano che l’infezione torna a circolare più intensamente, occorre cautela sino alla bella stagione”. Il vaccino Novavax? “Non decolla, i restii restano sulle loro posizioni”.

L’allarme di Confindustria

“Siamo tra i primi 4 fornitori mondiali della Russia – ha ricordato Groppi – importiamo l’80% di semilavorati di ferro e acciaio da Russia e Ucraina, rischiamo di recedere un cordone ombelicale vitale per le nostre aziende. Pensiamo che la meccanica rappresenta il 60% del valore aggiunto generato dalla nostra provincia. Governo ed Europa devono agire subito: nell’immediato in termini di ristori mirati e sul medio periodo tracciando le linee del mercato che verrà. Da qui a 5 anni sarà un mondo diverso, occorre pensarci adesso, eventualmente anche aggiornando le linee del Pnrr”.

E quello di Confapi

“Resiste chi può razionalizzare al massimo i costi – ha aggiunto Ponginibbi – rischia enormi difficoltà in particolare chi ha commesse direttamente con la Russia, impossibilitato a portarle a termine o a ricevere i soldi. Ci saranno blocchi di produzione, cassa integrazione: gli interventi dall’alto sono determinanti per affrontare le pazzie del mercato”.

Ludovico, testimone dell’alimentare

“Non esiste più un prezzo per le materie prime. Per esempio, è scomparso l’olio di girasole: chi produce patatine, sospende. Ucraina, Bulgaria, Romania non esporteranno, per garantire il consumo interno, si rischia di non riuscire più a lavorare. Sul fronte imballaggi, hanno chiuso 5 cartiere, la reperibilità diventa un problema. Il gas aumentato di 7 volte, l’energia da 60 a 250 euro al megawatt. E non è ancora finita”.

Svetlana e Ludovico, testimoni di umanità

Svetlana, moglie di Sante Ludovico, è in Italia da vent’anni ma molti legami di sangue l’hanno obbligata a mettersi in marcia per l’Ucraina. “Appena è scoppiata la guerra ho visto mia moglie piangere – ha raccontato Ludovico – e subito si è attivata per sapere dei parenti, da Kiev ad Odessa. Ha messo a disposizione una casa sicura a disposizione dei rifugiati”.
E poi ci sono tre bambini di famiglia appena arrivati a Piacenza. Il piccolo di un anno e mezzo è figlio del fratello della moglie di Svetlana; gli altri, lui di 5 e lei di 4, sono arrivati con la mamma, tutti ospiti di casa Ludovico da giovedì sera. A recuperarli è andata Svetlana, nonostante le preoccupazioni di Sante e dei parenti: “ho fatto 10 chilometri a piedi sotto la neve attraversando due frontiere, ma i più difficili sono stati quelli al ritorno. Ho visto bambini congelati in lunghe file con i volti viola, un gran daffare dei volontari. L’aiuto è davvero necessario, la gente scappa senza nulla, hanno bisogno di tutto, ogni cosa è a carico dei volontari e dei municipi che ancora funzionano. Ogni giorno manca sempre di più, fare la spesa è un miraggio, l’agricoltura è paralizzata, sarà un anno molto difficile”.
Al momento, Svetlana è alle prese con le burocrazie: “non è semplice organizzare tutta la documentazione per questi bambini, affinché possano anche frequentare asili o la scuola. Si fa tutto quello che si può, ora per ora, risolvendo ogni giorno i problemi che si presentano. Tanti amici si trovano ancora a Kiev, come i medici che non possono abbandonare gli ospedali, la gente, i feriti; saranno gli ultimi a poter andar via”.
Tanta gratitudine da parte di Svetlana e Ludovico per tutte le realtà del Consorzio Piacenza Alimentare che hanno prontamente aderito all’appello per l’allestimento di due bilici di aiuti.

PER PARTECIPARE ALLA RACCOLTA FONDI PROMOSSA DA LIBERTA’ E ANPAS:
SEDE DI PIACENZA DELLA CREDIT AGRICOLE ITALIA SPA;
IBAN: IT 44 I 06230 12601 000032388125
CAUSALE: PRO UCRAINA INIZIATIVA ANPAS LIBERTA’

 

 

© Copyright 2024 Editoriale Libertà