Effetto Ucraina, olio di semi razionato anche a Piacenza: “Acquisto massimo: 3 pezzi”

13 Marzo 2022 11:34

“Acquisto massimo giornaliero: tre pezzi”. Il motivo lo spiega un addetto del reparto: “Le bottiglie di olio di semi di girasole vanno a ruba. Senza un limite, non riusciamo nemmeno a rifornire lo scaffale”. E’ uno degli effetti della guerra tra Russia e Ucraina che si percepisce in alcuni supermercati piacentini: anche nella nostra città, infatti, ci sono punti della grande distribuzione che hanno deciso di applicare una politica di razionamento.

A incidere è anzitutto il clima di paura: il conflitto bellico nel cuore dell’Europa porta diverse persone a fare scorte di cibo e bevande, rischiando così di creare un “crac” degli approvvigionamenti. Ma c’è anche un fattore di mercato: il blocco delle importazioni da Ucraina e Russia minaccia la filiera agroalimentare, soprattutto alcuni beni che arrivano dalle zone interessate dalla guerra, come appunto l’olio di semi di girasole, un ingrediente essenziale nelle cucine italiane. Si registra, dunque, un’improvvisa corsa all’accaparramento di questo prodotto. “E’ vero – conferma una piacentina fuori dal supermercato – qualcuno aveva persino tre o quattro bottiglie nel carrello”. Da qui, la contromisura dei negozi: il razionamento degli acquisti.

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