Nonostante grandine e siccità, la vendemmia in Val Tidone si prefigura “al top”

18 Agosto 2022 03:30

L’arrivo delle prime uve chardonnay e pinot nero base spumante in Cantina Valtidone, hanno dato il via a una vendemmia che si prefigura “al top”. Grappoli sani e senza muffa, anche se la grandine ne ha portati via parecchi, sono il presagio di vini che saranno di altissima qualità.

L’uva una volta arrivata in stabilimento viene sottoposta ad un test. Un braccio campionatore preleva una parte del carico che viene analizzato seduta stante dopodiché si va subito alle presse dove inizia l’iter che porterà, tra qualche mese, ad avere il prodotto finale: il vino. “In media – spiega l’enologo Francesco Fissore – ci aspettiamo un 10, 15 percento di uve in meno, ma di qualità molto buona”.

“Avevamo forti timori – aggiunge l’agronoma Sara Monaco – che questa potesse essere un vendemmia scarsissima, perché il caldo anomalo delle settimane scorse aveva impedito ai grappoli di svilupparsi appieno. Poi – aggiunge – grazie agli ultimi temporali e al fatto che le temperature si sono abbassate i grappoli hanno riacquistato peso”.

Le previsioni parlano di possibili piogge. “Se in questi giorni – afferma l’agronoma – dovesse piovere, in quantità non eccessiva, credo che le uve ne trarrebbero ulteriore giovamento”. Restano i dilemmi legati ai problemi cronici di cui questo settore soffre: la mancanza di stagionali disposti a lavorare in stabilimento e una penuria di braccia disposte a raccogliere i grappoli tra i filari.

FOTO GALLERY DI MASSIMO BERSANI

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