Smog, report Mal’aria di Legambiente: “A Piacenza Pm2.5 da ridurre del 55%”

30 Gennaio 2023 12:00

E’ stato pubblicato da Legambiente il rapporto “Mal’aria di città 2023: cambio di passo cercasi” sull’inquinamento atmosferico in 95 centri. Tra le città che devono impegnarsi di più c’è anche Piacenza. Secondo l’associazione, “la tendenza di decrescita dell’inquinamento è troppo lenta, esponendo le città a nuovi rischi sanitari e sanzioni”.

IL REPORT COMPLETO

In Italia 72 città sarebbero risultate fuorilegge nel 2022 per salute umana in relazione alla quantità di polveri sottili Pm10 avendo superato il limite raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come media annuale di 20 microgrammi per metro cubo di aria.

Per il Pm10, particolato prodotto in prevalenza dal riscaldamento, sarebbero solo 23 su 95 (il 24% del totale) le città che non hanno superato la soglia di 20 µg/mc. Secondo Legambiente, alcune città devono lavorare di più per ridurre le loro concentrazioni di inquinanti e adeguarsi ai nuovi limiti stabiliti dall’Unione europea, che entreranno ufficialmente in vigore il 1 gennaio 2030 (20 µg/mc da non superare per il Pm10, 10 µg/mc per il Pm2.5, 20 µg/mc per l’NO2).

Limiti che tuttavia sono meno rigidi di quelli dell’Oms.

Le città che devono impegnarsi di più sono Torino e Milano (riduzione necessaria del 43%), Cremona (42%), Andria (41%) e Alessandria (40%) per il Pm10; Monza (60%), Milano, Cremona, Padova e Vicenza (57%), Bergamo, Piacenza, Alessandria e Torino (55%), Como (52%), Brescia, Asti e Mantova (50%) per il Pm2.5; le città di Milano (47%), Torino (46%), Palermo (44%), Como (43%), Catania (41%), Roma (39%), Monza, Genova, Trento e Bolzano (34%), per l’NO2.

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Scatta l’emergenza smog, in vigore domani martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio le restrizioni aggiuntive

Scatta a Piacenza, come nelle province di Parma, Reggio-Emilia e Modena, l’emergenza per il superamento dei livelli di Pm10, evidenziata dall’odierno bollettino Arpae di previsione e controllo. Nelle giornate di domani, martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio, pertanto, entreranno in vigore le misure aggiuntive di contrasto all’inquinamento previste dal Piano aria integrato regionale (alla luce anche dell’entrata in vigore, dal 2023, del sistema Move In), a partire dall’estensione, ai diesel Euro 5, del divieto di circolazione che già riguarda, tra le 8.30 e le 18.30 dal lunedì al venerdì, i mezzi a benzina sino alla tipologia Euro 2 inclusa, benzina/gpl o benzina/metano pre Euro e Euro 1, diesel sino alla categoria Euro 4 compresa, ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro e Euro 1.

Ai divieti di circolazione si aggiungono, sempre domani e mercoledì, le misure riguardanti l’abbassamento delle temperature medie di riscaldamento fino a un massimo di 19°C nelle abitazioni private e 17°C negli spazi commerciali e ricreativi, il divieto di combustione all’aperto di qualsiasi tipologia (falò, barbecue, fuochi d’artificio) e, in presenza di impianti alternativi, il divieto di utilizzo delle biomasse per riscaldamento domestico, in caso di classe di prestazione energetica ed emissiva inferiore alle quattro stelle. Tale limitazione non si applica in ospedali e case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive. Contestualmente, sarà in vigore il divieto di spandimento di liquami zootecnici, con la sola eccezione delle tecniche basate sull’interramento immediato e iniezione diretta al suolo.

 

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