Cantiere in stallo a Montale: “Incognita tempi per polo di protezione civile”

31 Gennaio 2023 19:05

Cantiere paralizzato per il nuovo polo nazionale di Protezione civile a Montale. E la consegna dell’opera – che era prevista nel corso del 2023 – slitta ancora: la tempistica è un’incognita. A bloccare l’intervento, infatti, è il contenzioso con la ditta appaltatrice. Oggi, di fatto, sul terreno di via Villani non si muove una foglia: il futuro edificio di quattromila metri quadrati, destinato a deposito di mezzi e attrezzature nel caso di emergenze, è solo uno scheletro. L’area del cantiere risulta tuttora occupata dai macchinari dell’azienda protagonista della vicenda giudiziaria.

A porre l’attenzione sulle sorti del nuovo polo nazionale di Protezione civile a Montale – un’infrastruttura strategica nell’Italia centrosettentrionale – è un’interrogazione del consigliere comunale Gloria Zanardi (FdI), che rileva quanto il completamento dell’opera sia “fondamentale per garantire il buon funzionamento delle attività di soccorso” e chiede “che tempistiche sono previste per giungere alla realizzazione del progetto” a fronte dei numerosi ostacoli tecnici incontrati lungo il percorso, con il “rischio di perdere il finanziamento già stanziato dalla Regione”. Ma di prospettive concrete, come detto, non se ne parla: “Al momento è ancora difficile definire una tempistica certa – fa sapere l’assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni – il Comune intende rientrare nella piena disponibilità dell’area in modo da proseguire con l’iter per la ripresa del cantiere. La Regione ha confermato la proroga del finanziamento e l’obiettivo di completamento del polo non cambia”.

Una volontà che si scontra con il contenzioso in atto. Va ricordato che l’andamento dell’intervento è stato condizionato da una serie di rinvii della ditta Ires di Isernia, accusata di “gravi negligenze e inadempienze e pretestuosi ritardi” dagli uffici di Palazzo Mercanti, fino al provvedimento di revoca. “È una vicenda complessa – chiarisce l’assessore – il contenzioso legale si sta trascinando dallo scorso giugno. Il tribunale ha nominato un consulente tecnico d’ufficio che sta compiendo le operazioni peritali sullo stato del cantiere. I rilievi sono stati completati, l’ente pubblico è in attesa di eventuali indicazioni. Non appena ci sarà il via libera del tribunale, sarà bandita una nuova gara per l’affidamento del completamento del primo stralcio previsto, cioè una parte di capannone adibito a magazzino, per un importo di 570mila euro. Il secondo e ultimo stralcio – prosegue Bongiorni – è stato inserito nel piano delle opere pubbliche 2023, per uno stanziamento complessivo di due milioni di euro, di cui un milione e mezzo di finanziamento da parte del Dipartimento di protezione civile regionale”.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:

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