Taglieggiava le imprese emiliane, latitante internazionale arrestato a Tirana

18 Giugno 2019 11:27

 

Era organicamente inserito nella cosca “Grande Aracri”; faceva l’autista e l’uomo di fiducia di un noto affiliato al sodalizio di ‘ndrangheta che operava in Emilia; era solito taglieggiare e riscuotere di persona i proventi di estorsioni in danno di diversi imprenditori emiliani, lombardi e veneti.

Era stato condannato in via definitiva per estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso nel contesto della cosiddetta “operazione Aemilia”, ricercato dal mese di ottobre del 2018 e doveva scontare 5 anni di reclusione.

E’ stato catturato in Albania dagli uomini del Nucleo Investigativo di Piacenza, in sinergia e stretta collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’Ufficio Esperto per la Sicurezza in Albania e i colleghi della Polizia Albanese, che lo hanno localizzato nella sua città natale, Kukes.

Si tratta di un 52enne albanese, ricercato in ambito internazionale e inserito nell’elenco “Red Notice” dell’Interpol e colpito da un ordine di carcerazione europeo.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo, che monitoravano in Italia la moglie del 52enne albanese, nei giorni scorsi hanno segnalato ai colleghi della Polizia Albanese gli insoliti spostamenti dall’Italia verso l’Albania del familiare. Sono stati individuati due rifugi in Tirana dove la coppia si incontrava. Nella mattina di lunedì 17 giugno, dopo l’incontro dei due, la polizia albanese, che li pedinava, li ha controllati nei pressi dell’aeroporto mentre la moglie si stava imbarcando per rientrare in Italia. Il 52enne latitante è stato immediatamente bloccato e portato in carcere a Tirana.

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