Giachetti e i “renziani” a digiuno: “Uno sforzo per cambiare la legge elettorale”

08 Novembre 2013 21:41

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Un mese di digiuno, ma Roberto Giachetti, deputato del Partito democratico, non molla la sua lotta per l’abolizione della legge elettorale. Con lui, uniti nel digiuno anche se nella sola giornata di oggi, i sostenitori piacentini della mozione di Matteo Renzi, riuniti stasera in Sant’Ilario per il via al percorso congressuale a sostegno della candidatura del sindaco di Firenze a segretario nazionale del Pd. Per Giachetti, introdotto dall’ex sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, anche lui oggi in digiuno, questo è il secondo sciopero della fame in poco più di un anno. Quello precedente era durato 123 giorni. «La gente in strada mi chiede di non mollare e mi dimostra la sua solidarietà – ha detto -. Ma c’è una grande differenza con la dirigenza del Pd: ho ricevuto insulti, offese. Non da Renzi, che fa parte di una generazione che non ha avuto responsabilità del disastro degli ultimi vent’anni».

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