Piacenza, boom di turisti tra gennaio e aprile: oltre 33mila. Più di 3mila dall’estero

29 Luglio 2021 11:40

A Piacenza, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, i turisti sono tornati. Famiglie e coppie per lo più. Lo dicono i dati raccolti fra gennaio e aprile, all’alba dell’estate.

“Destinazione Emilia” ha contato 29.571 presenze di italiani nel Piacentino e 3.553 dall’estero, in tutto 33.124 visitatori che fanno segnare alla provincia la sola variazione positiva in regione sull’anno nero, anche se rimaniamo assai lontani dall’anno pre-pandemia.  Per i pernottamenti siamo i soli in regione a riemergere dallo sprofondo (+27 per cento rispetto al 2020).

“Piacenza tiene e recupera – spiega Pierangelo Romersi, direttore di Destinazione Emilia – con più arrivi (in percentuale, ndr) rispetto ad altri territori. In generale, le città d’arte hanno sofferto, l’Appennino emiliano invece sorride con le vallate bagnate dal Trebbia e dal Tidone. Persino l’anno scorso, noi, tra i più colpiti dalla pandemia, abbiamo avuto minori perdite sul 2019. Qualcosa di bello sta accadendo, e ce lo dicono i commenti per quantità e per “sentiment” che Destinazione Emilia ha richiesto di monitorare sui social e su internet ad una ditta specializzata, da aprile a giugno”.

Le impressioni sono positive e si attestano su indici alti (fra 80- 90), la gente parla di Piacenza. Le recensioni arrivano da Google per la metà, quindi da Booking, Trip Advisor ed è Facebook il veicolo social che fa viaggiare la nostra provincia (al 59 per cento rispetto ad altri social). Chi posta i contenuti sono per lo più italiani, per la metà coppie, famiglie , a seguire singoli e gruppi, residuali invece, oggi come oggi, i viaggi di lavoro, un tempo leader indiscussi del nostro via-vai.

A proposito di turismo, uno “scrigno” delle bellezze del territorio è il portale online  “Scopri Piacenza” curato da Editoriale Libertà. Circa mille pagine virtuali che raccontano gli scorci naturali e architettonici, le colline, i fiumi, i palazzi storici e le eccellenze enogastronomiche, il patrimonio più importante e meraviglioso dalla val Trebbia alla val Nure, dalla val Tidone alla val d’Arda. Ma non solo.

L’EXPLOIT DI FEBBRAIO – Fra gennaio e aprile il mese che ha registrato più domanda turistica negli esercizi ricettivi della provincia è stato febbraio di
quest’anno, sia per presenze italiane che straniere con più di diecimila persone
contro le quasi settemila di gennaio, le circa ottomila di marzo e le oltre ottomila di aprile. Fra i visitatori sono le coppie il target più nutrito (52,8 per cento), seguito dalle famiglie (16 per cento), singoli (15,2 per cento), amici o gruppi (13.3 per cento) e infine ultimi i viaggi di lavoro (2.6 per cento). E di fatti il blocco di convegni e meeting in presenza nuoce, le fiere all’Expo sono appena partite, alla fine una compensazione c’è stata. Le provenienze? Anzitutto dall’Italia (83,4 per cento), seguita da Germania (5,1 per cento), Svizzera (3,2 per cento), Francia (2,5 per cento) e Belgio (1 per cento), ma sono proprio i Belgi ad esprimere sui social un “sentiment” più alto verso la nostra terra.

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