Assessore in Vespa nel parco della Galleana. Dadati: “Stavo lavorando, ma ho sbagliato”

26 Luglio 2023 17:53

In Vespa dentro il parco della Galleana per un sopralluogo sul cantiere delle nuove palestre a cielo aperto. Così l’assessore allo sport Mario Dadati è stato pizzicato nell’area verde di via Manfredi da alcuni passanti che lo hanno immortalato con il telefonino per denunciarne il comportamento scorretto: accedere con qualsiasi veicolo a motore è infatti vietato, fatta eccezione per specifiche autorizzazioni.

A segnalare il caso su Facebook sono stati i consiglieri comunali Luca Zandonella (Lega) e Sara Soresi (Fratelli d’Italia): “Coloro che professano il rispetto dell’ambiente e delle aree verdi, coloro che si ergono paladini della mobilità sostenibile sono poi quelli che per primi disattendono le belle parole utilizzate durante le campagne elettorali, evidentemente solo come slogan. E infatti, negli ultimi giorni – e in più occasioni – l’assessore allo sport Dadati, talvolta accompagnato dal neo portavoce del sindaco, non solo ha infranto il divieto di accedere con mezzi motorizzati dentro la Galleana, fatto per il quale dovrebbe essere sanzionato, ma ha anche attraversato diverse aree verdi con il suo vespino dentro il parco”.

L’assessore Dadati, interpellato da Libertà e Telelibertà, replica così: “E’ vero, questa mattina ho percorso in Vespa il viale in ghiaia del parco della Galleana per raggiungere il cantiere nell’area in cui stiamo realizzando un punto attrezzato di outdoor fitness nell’ambito del progetto che promuove lo sport. Non sono certo andato a fare un giro nel parco in Vespa, naturalmente, e chi mi ha visto arrivare e mi ha fotografato e filmato, lo sa benissimo: stavo lavorando, e con me c’era il portavoce che ha documentato l’avanzamento del cantiere per fornire agli organi di informazione alcune immagini al termine della conferenza stampa sul tema, che si è tenuta pochi minuti dopo il nostro sopralluogo. Eravamo di fretta e ho pensato di raggiungere il cantiere il prima possibile. Non mi sognerei mai di percorrere il viale di un parco con un mezzo a motore per diletto o svago. Mi sono mosso come si muovono i lavoratori del cantiere con i loro mezzi, perché è così che mi considero. Ed è stato probabilmente un errore di cui mi scuso. Ci tengo a fare una precisazione però – prosegue Dadati – non è vero che l’episodio si è verificato in più occasioni. Ho sempre spento il motore e proceduto a spinta, e di questo sono testimoni le stesse persone tra le quali c’è chi ha filmato il mio arrivo. Purtroppo oggi ero di corsa, tra i sopralluoghi in due cantieri e una conferenza stampa, e non ho spento il motore sul viale di ghiaia. Stavo lavorando, ma ho di certo sbagliato”.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:

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