Aumento Irpef, altri 933mila euro nelle casse del Comune: polemiche della minoranza

08 Aprile 2024 17:27

L’aumento dell’addizionale Irpef porta maggiori entrate – non previste – nelle casse del Comune di Piacenza. Quasi un milione – 933mila euro in più, per l’esattezza – è la somma aggiuntiva, e non calcolata inizialmente, che Palazzo Mercanti ha introitato nel 2023 grazie all’incremento fiscale varato l’anno precedente tra numerose polemiche. È emerso oggi, 8 aprile, in consiglio comunale: l’ulteriore “incasso” frutto dell’aliquota rialzata è contenuto nella variazione di bilancio discussa in aula.

L’amministrazione Tarasconi, infatti, aveva elaborato la previsione fiscale su dati del 2021. “L’incremento si riduce in maniera significativa nelle annualità 2025 e 2026 – ha spiegato il vicesindaco Marco Perini, con delega al bilancio – a fronte delle nuove detrazioni indicate nella legge di bilancio dello Stato, che abbasseranno la base imponibile, oltre all’innalzamento della soglia del regime forfettario per gli imprenditori individuali e per i liberi professionisti”.
In concreto, l’introito totale determinato dall’aumento dell’Irpef passa da circa 4,5 a quasi 5,5 milioni di euro.

IL DIBATTITO

“Parliamo di una manovra economica con poca anima politica – ha osservato l’esponente di opposizione Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi) – che tuttavia fa emergere quanto la giunta Tarasconi sia improntata alle tasse, alla volontà di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. L’amministrazione dovrebbe restituire il maggiore introito di quasi un milione di euro ai piacentini”. Dalla maggioranza, Gianluca Ceccarelli (Pc Oltre) ha rivendicato l’aumento dell’Irpef “per rimettere in moto la macchina comunale, anzitutto con un piano occupazionale fondamentale per Palazzo Mercanti. La scelta è stata impopolare, certo, ma alla fine i cittadini giudicano l’erogazione dei servizi”.
Secondo Luigi Rabuffi (ApP) “il rialzo fiscale ha danneggiato soprattutto la fascia media, quella con un reddito da 15mila a 50mila euro lordi, pur non comportando un aumento della spesa del Comune. Il meccanismo, dunque, è beffardo”. Angela Fugazza (Per Piacenza) ha replicato che “senza le risorse aggiuntive dell’Irpef, il Comune non avrebbe avuto i fondi necessari per i servizi sociali, l’assistenza domiciliare, i centri estivi, l’emergenza casa e altri bisogni essenziali”. Patrizia Barbieri, ex sindaca e capogruppo della civica di centrodestra ha incalzato il centrosinistra, che “in campagna elettorale aveva detto di non voler toccare l’imposizione fiscale, ma così non è stato”.

La sindaca Katia Tarasconi ha preso la parola per sottolineare che “il rialzo dell’Irpef consiste in un incremento minore a quattro euro al mese per un reddito di 17mila euro, importo che però fa la differenza nell’erogazione di certi servizi sociali diventati cruciali dopo il periodo del Covid. Ma anche gli eventi, i giardini ben curati, il sostegno al commercio, la promozione turistica e non solo – ha concluso Tarasconi – devono contare su una disponibilità economica.”.

RINCARI SU LUCE E GAS

La variazione di bilancio segna anche un aumento sul costo del riscaldamento nei fabbricati comunali (+183mila euro). “Siamo in fase di valutazione – ha detto il vicesindaco Perini – per la proroga dell’attuale contratto che scade ad aprile. I costi energetici sono cresciuti”. Anche la gestione dell’illuminazione pubblica subisce un incremento di 400mila euro.

NUOVO PARCHEGGIO SUL PO

La manovra economica prevede, inoltre, la realizzazione di un posteggio di interscambio in via del Pontiere (all’altezza della Vittorino da Feltre, sul lungo Po) dal valore di 66.250 euro, intervento finanziato con un contributo del ministero dell’Ambiente. “Si tratta di un bando che abbiamo vinto insieme ad altri comuni – ha detto la sindaca Tarasconi – con cui si potrà realizzare un posteggio con area per bici e pannelli fotovoltaici nella zona vicina alle case diroccate. Vogliamo disincentivare la sosta selvaggia sulla passeggiata pedonale del lungo Po, riqualificando un angolo importante di Piacenza”.

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