Crollo del ponte sul Po: manca la notifica e ancora una volta salta il processo

05 Aprile 2013 14:13

Sono passati quasi 3 anni dall’incredibile crollo del ponte sul Po che collegava la sponda piacentina a quella lodigiana del Grande Fiume. Cinque dirigenti Anas sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di concorso in crollo e disastro colposo. La colpa del cedimento, secondo la Procura lodigiana, è da attribuire alla mancanza di manutenzione della struttura, tesi che però gli imputati respingono, attribuendo alla piena del fiume la responsabilità del crollo. La prima udienza del processo era stata fissata il 10 febbraio 2013 ma a causa della mancata notifica al legale di un imputato, l’udienza era stata rinviata al 5 aprile. Oggi si è presentata la stessa situazione. Le parti in causa sono arrivate al tribunale di Lodi e, come due mesi fa, lo hanno abbandonato in pochi minuti. Anche oggi mancava una notifica e per di più, mancava allo stesso legale della prima udienza. Il giudice ha pertanto disposto che per la prossima udienza la notifica verrà consegnata direttamente dai carabinieri. Il comune di Piacenza e di San Rocco al Porto si erano costituiti parti civili così come un piacentino ferito nell’incidente e una società che fu costretta a chiudere un negozio per il calo d’affari dovuto al crollo del ponte. L’udienza è stata spostata al 14 giugno. E il tempo passa.

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