Sandvik, le istituzioni: “Trasparenza sui conti”. De Micheli al ministero

08 Maggio 2014 17:00

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Si è tenuto nel pomeriggio in Provincia un incontro istituzionale sull’annunciata chiusura dello stabilimento di San Polo. Futuro dei lavoratori e futuro dell’impianto e del sito. Sono questi i due temi cardine affrontati dal presidente della Provincia Massimo Trespidi, che ha convocato l’incontro, il sindaco di Podenzano Alessandro Ghisoni, i tecnici di Provincia e Regione Emilia Romagna, Confindustria e i rappresentanti dell’azienda. Le istituzioni locali, nel ribadire “la scarsità di comunicazione che è stata riservata da Sandvik al territorio”, hanno chiesto con fermezza all’azienda “di chiarire qual è il quadro economico dello stabilimento piacentino”. “Una crisi aziendale – hanno sottolineato Trespidi e Ghisoni – non può aprirsi e chiudersi così velocemente senza un confronto franco con quel territorio che per anni ha permesso all’azienda di produrre. Inoltre vorremmo capire se esistono prospettive future per i lavoratori e per l’impianto di San Polo”. L’azienda ha confermato “massima disponibilità nell’evitare il più possibile problemi per i dipendenti dello stabilimento”. Un nuovo incontro istituzionale è intanto stato programmato dopo la metà del mese di maggio “al fine – hanno concluso Trespidi e Ghisoni – di approfondire eventuali possibilità di coinvolgimento di imprenditori locali, tramite anche la collaborazione di Confindustria, per la prosecuzione futura della produzione nel sito”.

Negli stessi minuti la vicepresidente del gruppo del Partito Democratico alla Camera Paola De Micheli ha incontrato a Roma i dirigenti del ministero dello Sviluppo economico per informarli della vicenda: “Ho illustrato la situazione ed esposto le ragioni della recente interrogazione depositata in Parlamento. Ho riferito che la produttività dello stabilimento di San Polo e la sua situazione di piena efficienza non giustificano in alcun modo lo smantellamento del sito. I numeri in gioco non permettono l’attivazione automatica di un tavolo di crisi, tuttavia ho fortemente richiesto di convocare a Roma i vertici dell’azienda. In questo senso ci muoveremo da subito col ministero: ho garantito la massima collaborazione delle istituzioni piacentine e il pieno supporto delle rappresentanze sindacali”.

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