Ikea, riunione a nervi tesi. Lunedì incontro chiave, martedì si riapre

09 Maggio 2014 20:55

Lavoratori Ikea dal sindaco (3)-800
Il sindacato Sì Cobas ci ripensa e accetta la proposta di confronto arrivata dalla Prefettura: lunedì alle 11 si terrà un importante incontro in via San Giovanni al quale saranno convocati, oltre ai rappresentanti sindacali, anche i vertici della cooperativa San Martino. Proprio questi ultimi fanno sapere di non aver ricevuto ancora alcuna notizia di convocazione, peraltro confermata dal prefetto al termine dell’incontro questa sera, dal quale il numero uno della multinazionale svedese, Lars Petersson, si è congedato visibilmente contrariato a testimonianza della tensione palpabile respirata nel corso del confronto. Anna Palombi sembra però esser riuscita in una complicata opera di mediazione i cui risultati potrebbero essere raccolti lunedì al termine del nuovo confronto che si preannuncia però assai aspro. La volontà ferrea delle istituzioni è comunque quella di creare le condizioni per la riapertura del deposito 2 di Ikea per martedì prossimo con la rimozione dei blocchi.

Aggiornamento delle 21.30
Totale chiusura del sindacato Sì Cobas alla proposta di mediazione avanzata al termine della riunione in Prefettura di questa sera alla quale, oltre al Prefetto Anna Palombi, al sindaco Paolo Dosi e al presidente della Provincia Massimo Trespidi, era presente anche il numero uno di Ikea Italia, Lars Petersson. Proprio il dirigente svedese ha lasciato il palazzo di via San Giovanni visibilmente contrariato per la situazione venutasi a creare e non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

I rappresentanti delle istituzioni cittadine hanno ribadito, all’interno di un comunicato stampa congiunto, “come la rimozione dei blocchi ai cancelli da parte dei manifestanti che impediscono l’accesso sia dei lavoratori che dei mezzi di trasporto nel sito del polo logistico IKEA è un prerequisito essenziale e imprescindibile perché si possano affrontare serenamente le tematiche poste in evidenza. Resta fermo il diritto alla sicurezza dei lavoratori che va in ogni modo garantito”.

Il comunicato prosegue così: “È necessario dare riscontro anche a tutti i lavoratori del sito non partecipanti alla manifestazione per rispondere prontamente alle centinaia di sollecitazioni da parte di soci lavoratori della Cooperativa San Martino e di collaboratori IKEA che stamane hanno richiesto, al Sindaco, al Prefetto ed all’azienda di tornare al più presto al lavoro. Il Comune e la Provincia sostengono pienamente tutti coloro che vogliono rientrare al lavoro”.

Si profila una rimozione forzata dei blocchi per consentire che l’attività nel deposito 2 possa ripartire già da lunedì prossimo.

Notizia delle 20.30
Si è appena concluso il vertice in Prefettura che ha visto la partecipazione del numero uno di Ikea Lars Petersson con il sindaco Dosi, il presidente della Provincia Trespidi, il prefetto Palombi, i rappresentanti delle tre sigle sindacali e di San Martino.
“Unico presupposto per avviare una trattativa è la rimozione dei blocchi – sono le dichiarazioni congiunte dei rappresentanti delle istituzioni locali -. Proporremo un confronto in Prefettura ai Si Cobas lunedì pomeriggio, soltanto se lunedì mattina consentiranno ai lavoratori di entrare in azienda e permetteranno il ritorno della normalità. Se non accetteranno la proposta, martedì Ikea riaprirà e i manifestanti verranno sgomberati”.

Arriva immediata la risposta dei Sì Cobas che, contattati dal prefetto Anna Palombi, hanno ribadito la totale chiusura alla proposta avanzata: si va verso lo sgombero forzato dei blocchi.
È in corso un confronto tra il numero uno di Ikea, Lars Petersson, il sindaco Paolo Dosi e il presidente Massimo Trespidi.

Notizia delle 19.45
È in corso il vertice in Prefettura per cercare una soluzione al caso Ikea. Le istituzioni locali, che oggi hanno fatto sapere di non voler più trattare con i Sì Cobas, incontrano Lars Petersson, amministratore delegato di Ikea in Italia.
Sul tavolo i blocchi dei lavoratori dei Sì Cobas che hanno causato la chiusura dei cancelli Ikea ma anche la protesta di chi chiede di poter lavorare; proprio questi ultimi hanno annunciato l’intenzione di recapitare alle organizzazioni sindacali un documento con il quale chiedono a gran voce la possibilità di chiudere la questione e tornare alla normalità (allegato). Oltre 200 i dipendenti di Ikea e cooperativa San Martino che stamattina hanno protestato in piazza Cavalli per chiedere la ripresa delle attività. Il vertice è a porte chiuse e prosegue dalle 18.
Sono presenti, oltre a Petersson, il sindaco Dosi, il presidente della Provincia Trespidi, il prefetto Palombi, i rappresentanti delle tre sigle sindacali e di San Martino.

Notizia delle 12.35Il clima nel cuore della città, intorno a mezzogiorno, è quello di uno sfogo pubblico di gente che non ce la fa più e che rivendica un diritto, quello di lavorare. “Due anni fa ho partecipato alle proteste davanti ai cancelli ma questa volta no, non hanno ragione” è il grido di uno dei lavoratori dell’Ikea che si è ritrovato davanti al Municipio di Piacenza insieme a circa 200 colleghi che per diversi giorni hanno raggiunto lo stabilimento a bordo dei pullman e sono stati scortati al lavoro ma da mercoledì sono stati costretti al riposo in seguito alla decisione della multinazionale di sospendere l’attività fino a lunedì. “Abbiamo famiglia, non possiamo permetterci di non lavorare per colpa di poche persone che sbagliano” è questa la voce di numerosi lavoratori, uomini e donne di diverse generazioni che chiedono di poter tornare alla loro vita normale. “Non è possibile avere paura di andare al lavoro scortati dalle forze dell’ordine” dice una ragazza tra le lacrime. “Se vogliono possono protestare ma non possono impedire a noi di entrare” dicono altri.

Il sindaco Dosi è intervenuto a microfono: “Con la crisi che c’è sapere che c’è gente che un lavoro ce l’ha e non può entrare è una situazione paradossale. Purtroppo c’è poca consapevolezza della situazione da parte di molti manifestanti. Porteremo avanti la trattativa istituzionale per farvi entrare al lavoro ma non vogliamo più trattare con queste persone”. E’ in corso una trattativa in prefettura con l’amministratore delegato di Ikea che è arrivato dalla Svezia.

I lavoratori hanno consegnato al sindaco 250 firme.

Il nutrito gruppo ha poi incontrato il presidente della provincia Trespidi che si è detto dalla loro parte e si è scagliato contro “quelle forze politiche che non difendono il lavoro”. Anche Trespidi ha aggiunto che “con questa gente non si può trattare”.

TRESPIDI INCONTRA I DIPENDENTI DELL’AZIENDA E DELLA COOPERATIVA SAN MARTINO – Comunicato stampa

Comunicato stampa Fratelli d Italia-Alleanza Nazionale

La delegazione dei lavoratori si è poi incontrata con il viceprefetto vicario Elio Faillaci. “Cercheremo con tutte le forze di trovare una soluzione adeguata al problema”, è stato il commento del vice prefetto.

Notizia delle 11.45

Lavoratori di Ikea incontrano il sindaco: “Vogliamo lavorare”
Si presenteranno puntuali alle 12 in piazza Cavalli i lavoratori di Ikea per parlare con il sindaco Paolo Dosi della situazione che si è creata in questi giorni. Sono almeno 250 i dipendenti di Ikea e della cooperativa San Martino che non vogliono partecipare alla protesta e chiedono invece di poter tornare a lavorare. I blocchi da parte dei Si Cobas sono partiti mercoledì scorso e l’attività è stata sospesa fino a lunedì.

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