Prese a morsi la ex per rubarle un cellulare: un anno e 4 mesi

22 Maggio 2014 06:00

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Un anno e quattro mesi senza sospensione della pena al giovane accusato di avere preso a morsi l’ex fidanzata per rubarle un telefonino. Il fatto era avvenuto nel febbraio scorso in via Gurcino. L’aggressore era fuggito, ma era stato bloccato dopo che un cittadino che aveva tentato di fermarlo e dato l’allarme al 113. Per lo straniero (già noto alle forze dell’ordine) erano scattate le accuse di tentata rapina impropria, lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale (questo perché aveva reagito mentre gli agenti lo bloccavano). E’ un 30enne originario della Sierra Leone comparso davanti al giudice Giuseppe Bersani. L’imputato è rappresentato dall’avvocato Matteo Guarnieri che ha chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato. Nel corso del dibattimento il difensore ha spiegato che i due protagonisti della vicenda avevano avuto una relazione e soprattutto che la scheda telefonica contenuta nel cellulare della ragazza era intestata al suo aggressore. In sostanza quella sera il trentenne avrebbe voluto solo recuperare quanto gli apparteneva. L’accusa più grave è stata dunque riqualificata in esercizio abusivo delle proprie ragioni.
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