Corsi “fantasma” per autisti smantellati dalla Polstrada: due denunce

24 Ottobre 2014 13:40

polizia stradale

Lezioni fantasma e registri che accertavano la presenza degli iscritti anche quanto l’autoscuola era chiusa. Maxi operazione della polizia stradale di Piacenza, che ha smantellato un meccanismo illecito che consentiva agli autisti professionali di ottenere la “Carta di qualificazione conducente” senza aver mai frequentato gli appositi corsi. Nei guai i responsabili di un’autoscuola.

I conducenti professionali titolari della “Cqc”  devono rinnovarla ogni 5 anni, dopo aver frequentato obbligatoriamente un corso di formazione periodico, solo teorico, di 35 ore (assenze consentite massimo 3 ore), da effettuarsi presso le autoscuole o centri di istruzione automobilistica qualificati. Gli agenti della Polstrada hanno scoperto però un’autoscuola della provincia che, pur avendo organizzato due corsi di formazione periodica, per un totale di 59 inscritti, di fatto nella quasi totalità dei giorni programmati per le lezioni risultava non operativa, in quanto chiusa per un periodo di ferie estive. “Ciò nonostante – spiegano gli investigatori, che hanno condotto gli accertamenti su disposizione della Procura di Piacenza – la stessa autoscuola provvedeva a comunicare al termine di ciascun corso alla Motorizzazione  la regolare conclusione dei corsi di formazione, come prescritto dalla normativa, indicando che in entrambi i corsi nessuno dei partecipanti aveva accumulato più di 3 ore di assenza e che, pertanto, tutti gli iscritti avevano frequentato regolarmente le lezioni. Il Pubblico ministero Antonio Colonna ha quindi disposto una perquisizione domiciliare nei confronti del titolare dell’autoscuola e dei locali della stessa, con sequestro dei registri pubblici di frequenza dei corsi ove i candidati avevano falsamente apposto le proprie firme”.

Accertata l’irregolarità nella tenuta dei corsi, la Procura ha disposto il sequestro di trenta “Cqc”, impedendo la stampa di altre 29 patenti di guida già in fase di inserimento per via telematica; la stessa autoscuola aveva nel frattempo iniziato un nuovo corso di formazione periodica per altri 28 iscritti ed anche in questo caso alcune lezioni, mai di fatto tenutesi, risultavano regolarmente effettuate con la regolare sottoscrizione del registro presenze da parte dei canditati e docenti.

Alla fine delle indagini sono state segnalate all’autorità giudiziaria 85 persone, conducenti professionali, delle provincie di Piacenza, Lodi, Genova, Milano, Pavia. Il titolare dell’autoscuola è stato segnalato alla Provincia di Piacenza e alla Direzione  Motorizzazione Nord Est di Venezia per i provvedimenti a amministrativi di sospensione, ma soprattutto è stato denunciato assieme al co-titolare di un’altra agenzia della provincia per “concorso in falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici e induzione in errore del pubblico ufficiale determinato dall’altrui inganno”.

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