I piacentini dai luoghi del disastro: “Le campane suonavano da sole”

25 Agosto 2016 07:02

La notte sul lungomare a San Benedetto del Tronto

Sulla spiaggia di San Benedetto del Tronto, la voce proveniente da un megafono ha chiesto per tutto il giorno aiuto, sangue. Marco Merli, piacentino che gestisce da anni lo stabilimento balneare Lido Sabbiadoro, spiega: “Gli alberghi, le case, si sono svuotati rapidamente. In pochi attimi, ci siamo ritrovati tutti in strada. Io e mio fratello abbiamo aperto il bar, per garantire almeno il caffè a chi era dovuto scappare fuori dalla stanza, esattamente come accaduto a noi. In tanti sono già partiti, almeno la metà di quelli che fino a poche ore prima erano qui, con noi. In spiaggia, si sente ripetere che serve sangue”.

E si trovavano a Todi, invece, in provincia di Perugia, un gruppo di quindici persone partite per un pellegrinaggio: “Siamo usciti in strada, perché alle 3.37 tutto ha iniziato a tremare”, spiega don Cacchioli, parroco del Corpus Domini. “Si sono messe anche a suonare le campane di alcune chiese vicine, perché anche i campanili tremavano, era come se la terra li stesse scrollando”.

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