Soccorso alpino, 25 interventi nel 2018: metà per escursioni e fungaioli

18 Ottobre 2018 04:28

Sono stati 25 gli interventi da inizio anno del Soccorso alpino piacentino. Oltre a questi se ne aggiungono 5 fuori provincia.

E’ il bilancio provvisorio di una stagione particolarmente impegnativa per gli uomini della stazione Monte Alfeo, nella quale la maggior parte delle operazioni si sono svolte durante il periodo estivo, circa una ventina. Tra queste tre hanno riguardato il recupero di salme nei boschi.
Fungaioli e cercatori di castagne, escursionisti in difficoltà o dispersi. Ma anche ricerca persone scomparse, infortuni sul lavoro nei boschi, incidenti stradali nelle zone di montagna. Sono varie le motivazioni che impegnano gli uomini del Saer (Soccorso alpino Emilia Romagna).

A livello regionale gli interventi dal 1° gennaio al 15 ottobre sono stati 421, in crescita rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno in cui furono 350, mentre dal 1° giugno sono stati 237.

Con il 40% di interventi l’escursionismo è l’ambito principale delle chiamate, seguito dalla raccolta funghi (15.6%) e dalla mountain bike (11.8%). Le cause delle chiamate sono da ricondurre nella maggior parte dei casi a cadute (34.1%) e scivolate (7.6%), mentre i malori hanno richiesto l’attivazione del Soccorso Alpino nel 6.2% dei casi. La perdita di orientamento ha invece riguardato il 21.3% degli interventi ed a seguire tutte le altre tipologie di incidente.

I soccorsi, sempre secondo le statistiche regionali, riguardano nella maggior parte dei casi persone di sesso maschile, 71.1% , contro il 28.9% di donne, mentre  quasi una persona soccorsa su cinque è nella fascia d’età compresa tra i 50 e 60 anni (18.5%).

 

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