Chiusura delle discoteche, i gestori: “Per noi è un disastro”

17 Agosto 2020 17:13

“È un disastro. Non ci voleva”. Il piacentino Roberto Carbonetti, proprietario di diversi locali notturni del nostro territorio, tra cui Paradise, Comoedia, Caprice, I Laghi di Tuna, Ex-Fabrica, La Chiesetta, nonché presidente di Silb-Confcommercio di Piacenza, dirigente nazionale SILB (Sindacato Italiano Intrattenimento e Spettacolo) e dirigente nazionale FIPE (Federazione italiana Pubblici Esercizi) commenta con amarezza la decisione del Governo di chiudere tutte le discoteche e i locali da ballo fino al 7 settembre a causa dell’aumento dei contagi da Covid-19. “Per i locali piacentini è una terribile notizia perché proprio dal 21 agosto alcuni avrebbero riaperto e altri si sarebbero preparati a ricevere molta gente – spiega Carbonetti -. I piacentini, dopo essere stati in vacanza, avrebbero riempito i locali, ma il decreto governativo ha fermato tutto”.

Da oggi, 17 agosto, infatti è in vigore l’ordinanza del Governo che prevede “la sospensione, all’aperto e al chiuso, delle attività da ballo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”. Il ministro Roberto Speranza ha spiegato che “si tratta di un segnale al Paese perché l’attenzione deve restare alta. In gioco c’è la riapertura delle scuole a metà settembre che deve avvenire in piena sicurezza”. Il Governo ha assicurato che sono previsti fondi a favore dei gestori penalizzati.

Il documento prevede anche una nuova stretta sull’utilizzo delle mascherine. “Dalle 18 alle 6 del mattino, su tutto il territorio nazionale, fino almeno al 7 settembre l’uso dei dispositivi torna obbligatorio anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) dove ci sia possibilità che si formino assembramenti”.

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