Multati a Cerignale, la replica dei giovani: “Faremo ricorso, era un incontro spirituale”

10 Aprile 2021 10:03

Faranno ricorso i giovani sanzionati a Carisasca di Cerignale il 21 marzo. “La nostra non era una festa in un rifugio, ma un incontro spirituale nelle centinaia di metri quadrati di terreni privati appartenenti a uno di noi”, spiegano dal gruppo, dai 19 anni in su.

“Produciamo arte e in quel bosco vorremmo creare un luogo di condivisione, dove chiunque passi di lì può prendere cibo e lasciare un contributo”. Il viaggio dalla Lombardia a Carisasca era così giustificato, per alcuni dei giovani multati: “Volevamo andare avanti a lavorare a questo progetto avviato prima della zona rossa. Faremo ricorso, appellandoci ai principi fondamentali dell’Unione Europea e alla libertà di spostarsi, tra l’altro tutelata anche dagli accordi di Schengen”.

La “famiglia” del bosco di Carisasca dice di essersi protetta dal rischio Covid, a tutela di sè e degli altri: “Nessuno di noi è entrato in contatto con persone contagiate dal virus, o in età considerate fragili, nei giorni precedenti all’incontro. Quando siamo rientrati al nostro domicilio ci siamo autonomamente messi in quarantena per quindici giorni, senza avere alcun sintomo. Speriamo che questo possa rassicurare gli abitanti di Carisasca e Cerignale. La nostra è un’esperienza di uguaglianza, rispetto e amore, non metteremmo mai a rischio qualcuno”.

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