Oltre 1.800 cessioni di droga lungo gli argini del fiume Po: banda sgominata

14 Giugno 2021 13:00

carabinieri della Compagnia di Piacenza hanno sgominato una banda di spacciatori, tutti marocchini arrivati in Italia dalla Spagna, che operava lungo gli argini del fiume Po tra Piacenza e Caorso.
In totale, i militari hanno documentato oltre 1.800 cessioni di droga, in particolare da parte di “pendolari” che giungevano nella nostra provincia dalla zona di Milano, dove ritornavano alla sera al termine della giornata.
I carabinieri hanno eseguito nell
e province di Piacenza, Monza-Brianza, Genova, Venezia e Bergamo l’ordinanza messa dal Gip del Tribunale di Piacenza su richiesta della locale Procura: sette soggetti sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere e uno agli arresti domiciliari.

L’INDAGINE
“L’indagine, avviata nel mese di giugno 2020 a seguito di alcuni episodi di cessione di stupefacente riscontrati durante il primo lockdown – spiegano i militari – ha consentito di individuare e disarticolare un gruppo di spacciatori stranieri di origine marocchina che si riforniva di considerevoli quantità di stupefacente dall’hinterland milanese, per poi cederlo ad assuntori della provincia di Piacenza in aree golenali e nascoste dalla vegetazione, segnatamente nelle zone golenali a ridosso del fiume Po, nelle frazioni di Roncaglia, Mortizza, Borghetto, Roncarolo e Muradolo. Dagli accertamenti è emerso che in questi luoghi, tra la boscaglia, per svariati mesi, ha agito un gruppo di pusher che spostandosi su veicoli, cedeva stupefacenti a fronte di ordinazioni telefoniche e contatti whatsapp dei consumatori locali”.

GLI ARRESTI
Nel corso dell’attività d’indagine sono stati eseguiti sei arresti ed il sequestro di 310 grammi di cocaina e 220 grammi di eroina.
Attraverso attività tecniche, cinque pusher sono stati arrestati, nello specifico : uno in flagranza di reato, due fermati quali indiziati di delitto e due sottoposti a ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’inchiesta ha consentito di dimostrare oltre 1.800 episodi di spaccio, avvenuti in zona “campestre” a ridosso del fiume Po, dalla mattina al tardo pomeriggio, da parte di pusher provenienti da Milano e dalla provincia di Monza Brianza, con una sorta di pendolarismo.

SEQUESTRATI 250MILA EURO
Sono stati inoltre, trovati e sequestrati agli indagati complessivamente 250mila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio e durante l’esecuzione del provvedimento un soggetto è stato trovato in possesso di 800 grammi di cocaina e circa 37mila euro in contanti.
L’operazione prende il nome di “Iberia Express” in quanto la maggior parte dei pusher proveniva dalla regione iberica.

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