Spettacolo di Drag Queen a Spazio 4, il Comune dice no alla serata. Le reazioni

15 Luglio 2021 06:00

L’amministrazione comunale di Piacenza ha detto no allo spettacolo delle Drag Queen che era in programma la sera di venerdì, 16 luglio, a Spazio 4. A comunicarlo alla coop L’Arco che gestisce il centro di aggregazione giovanile di via Manzoni è stato l’assessorato alle politiche giovanili, che fa capo a Luca Zandonella (Lega). La decisione è stata motivata dal fatto che lo show non risponderebbe alla missione educativa di un centro giovanile come Spazio 4. Lo spettacolo si proponeva di fare “conoscere il mondo delle Lgbt con ironia e autoironia”.

Lo show in questione – a quanto pare dedicato a Raffaella Carrà, l’artista recentemente scomparsa che tanto si è battuta durante la carriera per i valori di libertà trasversalmente intesi – era in programma intorno alle 22,30, preceduto da un concerto del gruppo musicale piacentino “I cani della biscia” e da altre iniziative collaterali. L’altolà del Comune che riguarda solo lo spettacolo Drag Queen, giunge a qualche giorno di distanza dalla presa di posizione della consigliera comunale di Fratelli d’Italia Gloria Zanardi.

“DRAG QUEEN COMUNQUE PRESENTI”, LA NOTA DI ARCIGAY – “Faremo comunque la serata rinunciando allo spettacolo delle Drag Queen. Gli artisti saranno comunque presenti per prendere parte all’iniziativa”, spiegano in una nota i promotori Davide Bastoni e Alessandro Fornasari, rispettivamente presidente di Arcigay Piacenza e responsabile provinciale di Arci.

“L’incredulità e il rammarico – proseguono gli organizzatori – sono davvero forti per questa ingiustificata censura da parte della Giunta comunale verso uno spettacolo che era parte della serata di beneficenza organizzata dalle nostre associazioni per ricordare l’inizio della lotta contro le discriminazioni, cioè i moti di Stonewall a New York nel 1969. Un’esibizione ironica quanto popolare, che ha già raggiunto più di 180 prenotazioni da parte di tante persone, di diversa età, sesso, estrazione culturale, etero e omosessuali, indifferentemente. Certamente – concludono Bastoni e Fornasari – non è questa la Piacenza che vogliamo. Quella che sogniamo è una città aperta, inclusiva e ricca di colori”.

LE CONSIDERAZIONI DEI GESTORI DI SPAZIO4.0, LE COOPERATIVE SOCIALI L’ARCO E OFFICINE GUTENBERG

“Riteniamo educativo, in una società inevitabilmente sempre più complessa e diversificata, conoscere e capire le diversità e lavorare per una civile convivenza delle diverse visioni del mondo, il tutto naturalmente senza trascendere nella volgarità e nell’offesa. Riteniamo diseducativo trasmettere l’idea che una visione del mondo possa prevaricare le altre, imponendo una omologazione che si traduce di fatto nel rifiuto di convivere con culture e persone diverse. Aggiungiamo che l’evento del 16 luglio – esempio dell’inclusività che ispira la nostra gestione – è una delle molteplici iniziative ospitate e realizzate con la collaborazione di numerose realtà piacentine. E’dello scorso 5 luglio, ad esempio, lo svolgimento dell’incontro “Spazio delle Idee” con una trentina di rappresentanti di diverse realtà che a Piacenza si occupano di musica, eventi, cultura, disabilità, ortoterapia, corsi di lingua, agricoltura sostenibile, prevenzione dipendenze, architettura urbana partecipata, diritti di persone LGBT+, arti marziali, teatro, arte, riuso, ambiente e altro. Uno“Spazio delle Idee” che ha partorito diversi eventi e attività realizzate in questi mesi, dall’inizio della gestione: iniziative che, insieme a quelle educative a cura degli educatori professionali L’Arco e ai servizi per la cittadinanza attivati nel centro, sono comunicate e documentate sul sito all’indirizzo www.comune.piacenza.it/spazio4 e sui profili social pagina Facebook Spazio4 Piacenza e account Instagram @spazio4piacenza”.

 

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