Morì in moto sulla strada di Bobbiano: tre tecnici della Provincia indagati

25 Gennaio 2022 04:06

“Imprudenza, mancanza di diligenza, imperizia”. Sono queste le possibili condotte contestate dalla Procura della Repubblica negli avvisi di garanzia notificati a tre funzionari della Provincia coinvolti a vario titolo nella manutenzione del tratto della provinciale 68 di Bobbiano, dove nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2019 morì l’odontotecnico piacentino Fabrizio Brizzolesi. Il 54enne era in sella alla sua Ducati, mentre rientrava a casa dopo una serata in compagnia di amici alla Parcellara, quando perse il controllo del mezzo e finì in una specie di canale di scolo in cemento a lato strada, un pozzo aperto che sembra fosse stato in passato utilizzato per drenare una frana. A lanciare l’allarme, verso le due di notte, erano stati due ragazzi che, passando con la loro auto sulla “68”, avrebbero udito gli ultimi lamenti di Brizzolesi; da lì era iniziata la corsa contro il tempo per trovare un luogo dove chiamare i soccorsi visto che i cellulari avrebbero in quel punto poco campo. Una volta intervenuti sul posto, i sanitari avevano tentato di rianimare Brizzolesi, estratto a fatica dal fosso dai vigili del fuoco, ma invano. Le ipotesi di reato notificate dalla Procura ai tecnici sono omicidio colposo e reato omissivo improprio, che tecnicamente si ha quando un evento delittuoso si verifica per la condotta omissiva posta in essere da un soggetto che aveva l’obbligo invece di impedire l’evento stesso.

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