Rossi: “Fisica sempre più vicina ai cittadini”. Ai giovani: “Approfittate della globalità”

03 Marzo 2022 02:30

“Parlo sempre di Piacenza nei meeting internazionali, mi conoscono come il piacentino (e l’interista). Sono sempre contento di tornare qui e anche stamattina quando sono arrivato osservavo quanto è bello Palazzo Farnese. Piacenza ha delle unicità. Siamo l’unica provincia con tre salumi dop. Auguro ai piacentini di sapersi unire per far conoscere ancora di più le cose belle che abbiamo nel nostro territorio”: la dichiarazione d’amore alle proprie origini è quella di Lucio Rossi, pluripremiato professore di Fisica dell’Università di Milano, già direttore, tra gli altri, del progetto “alta luminosità” del Cern di Ginevra, massimo esperto nel campo della superconduttività.

Lo scienziato, originario di Podenzano, è stato ospite dell’iniziativa “Vip – Very important piasintein”, ciclo di incontri per la terza età organizzato dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Piacenza. Presenti all’incontro l’assessore ai Servizi sociali Federica Sgorbati e l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi. Il salone Pierluigi di Palazzo Farnese non bastava per contenere tutti gli iscritti all’incontro che si quindi trasferito nella Cappella Ducale. Una platea attenta, con la mamma in prima fila, ha ascoltato la relazione di Lucio Rossi.

Come avvicinare il mondo della fisica ai cittadini di ogni età?

“Parlando della fisica innanzitutto e delle nostre esperienze umane come ricercatori di fisica penso sia utile per avvicinare i cittadini”

Le materie scientifiche come le “stem” in Italia sembrano ancora interessare di più gli uomini rispetto alle donne

“In Italia 20 anni fa avevamo una situazione privilegiata, a Fisica  il 40 percento di iscritti erano ragazze, oggi sono il 25%. Al Cern lo dicevano sempre che noi rispetto ai paesi nordici avevamo molte più donne che sceglievano questo percorso. Spero torni questa ondata virtuosa. Le donne oggi preferiscono studiare biologia, medicina o giornalismo. Non c’è un motivo, sono scelte ed è fondamentale lasciare libertà di scelta. Mia figlia e mio figlio hanno studiato entrambi fisica. Per favorire l’indirizzo verso queste materie si possono portare esempi virtuosi, ad esempio quello di Fabiola Gianotti, direttrice del Cern. Penso che per favorire la scelta della fisica come percorso di studi occorra intervenire ai tempi del liceo perché è lì che si decide per la vita futura”.

Cosa si sta facendo sul fronte della superconduttività?

“Si fanno sempre di più applicazioni vicine alla vita civile. Pensiamo al settore medico, ad esempio. Quando si fa la risonanza magnetica, ad esempio, si entra in un magnete superconduttore nel 90% dei casi. Adesso stiamo cercando di lavorare sull’energia per produrre macchine sempre più piccole e compatte grazie alla superconduttività. Abbiamo chiesto fondi del Pnrr per un grosso programma di superconduttività per fare un centro distribuito che, partendo dal laboratorio Lasa di Milano, si espande in sei città d’Italia. Il programma vuole dimostrare che la superconduttività serve per il trasporto di energia accoppiato all’idrogeno. Se venisse approvato sarebbe meraviglioso”.

Come sta vivendo questi giorni di conflitto tra Russia e Ucraina?

“L’auspicio è che torni presto la pace. Con la pace tutto si salva e tutto si può fare, con la guerra invece, tutto è perduto. Non bisogna puntare all’invio di armi ma all’obbligo di fare la pace”.

Un consiglio ai giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della fisica?
“Siate curiosi, utilizzate il web per cercare opportunità. Assecondate le vostre inclinazioni, non abbiate paura di viaggiare, approfittate della globalità”.

FOTO MAURO DEL PAPA

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