Ritorna a vivere lo storico albergo a Cappelletta. “Valorizziamo la montagna”

16 Aprile 2022 12:16

Nuova vita per lo storico albergo “Cappelletta”, nell’omonima frazione del comune di Farini, a 1.073 metri di altitudine, in un luogo meraviglioso alle pendici del monte Osero. Era chiuso da due anni, dopo la scomparsa del titolare Bonfiglio Guglielmetti. La sua famiglia lo ha sempre gestito sin dal secondo dopoguerra.

Fu Gaetano Guglielmetti, infatti, nel 1947, a costruirlo personalmente. Gaetano era il nonno di Luca, Marco e Alessandra – figli di Bonfiglio Guglielmetti e Rosanna Bellini – che, impegnati in attività lavorative differenti (Luca e Marco operano nel settore aeronautico, mentre Alessandra è occupata in ambito sociale), di comune accordo hanno deciso di provare a dare nuova vita all’attività di famiglia alle quale sono da sempre legati.

Nei giorni scorsi, nello studio di un notaio piacentino, si è conclusa la trattativa che porterà a dare nuova vita a quella struttura che per tanti anni è stato luogo di accoglienza per turisti e punto di riferimento per la gente di quella parte di montagna. La non facile impresa è stata affidata all’agenzia “L’Immobiliarista” di Piacenza, specializzata nella commercializzazione di immobili in alta Val Nure, con l’agente Marco Romanini, vicepresidente provinciale Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).

I fratelli Guglielmetti desideravano un cambio di gestione che rivalorizzasse l’immobile e conseguentemente la montagna, perché lì hanno trascorso la loro infanzia e in gioventù hanno sempre aiutato i genitori nella gestione della struttura, soprattutto nei mesi estivi quando l’alta valle si popolava di turisti ed escursionisti. C’era chi arrivava a maggio e partiva a settembre.

Dopo una lunga ricerca si è palesata una famiglia milanese, che già conosceva Cappelletta, innamorata di quei luoghi da anni, e che desiderava lasciare i ritmi frenetici del capoluogo lombardo. Per Linda e i suoi familiari (si è trasferita con il marito e i due figli, i suoi genitori, il fratello e la compagna) è stato un cambiamento: una scelta consapevole quella di lasciare la città per una vita che spera più soddisfacente sotto tutti i punti di vista e all’insegna della natura e del rapporto con l’ambiente. L’intenzione della famiglia è quella di dare un vero servizio alla comunità. Il desiderio è quello di riaprire come primo servizio il bar, sebbene le tempistiche non siano ancora certe.

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