Da Calendasco a Bobbio, partito il pellegrinaggio del vescovo Cevolotto

30 Maggio 2022 02:22

“Non camminiamo mai da soli e, per essere sicuri, dobbiamo seguire le orme di chi ci ha preceduto”. Lo ha scritto di suo pugno il vescovo di Piacenza-Bobbio Adriano Cevolotto sulle credenziali del pellegrino ieri al Guado di Sigerico – a Soprarivo di Calendasco – prima di infilarsi lo zaino e di camminare rapidamente in direzione di Bobbio. Sarà quella la sua meta dopo tre giorni di pellegrinaggio privato, con pochissimi accompagnatori, sul Cammino di San Colombano.

Il vescovo Cevolotto è arrivato a Soprarivo dopo l’attraversamento del Po in barca da Corte Sant’Andrea (Lodi) in compagnia dei suoi compagni di viaggio – tra cui il direttore dell’ufficio Beni Culturali della Diocesi Manuel Ferrari e il presidente dell’associazione Amici di San Colombano Mauro Steffenini – con il sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi.

A guidare il “transitum” è stato il traghettatore Danilo Parisi che ha accolto il vescovo – per la prima volta – nella sua “caupona” dove ha timbrato le credenziali e iscritto Cevolotto nel grande libro che raccoglie tutte le persone passate di lì in oltre vent’anni. E dopo un bicchiere di vino, il piccolo gruppo è ripartito velocemente a piedi. Prima tappa del percorso, dopo aver toccato Rottofreno e Gragnano, è la meravigliosa pieve di Verdeto, sulle colline di Agazzano. Domani il vescovo camminerà fino a Bobbiano e martedì sarà all’abbazia di San Colombano a Bobbio.

L’arrivo del vescovo ha coinciso con il primo evento estivo al Guado: biciclettate, escursioni, discese di canoe lungo il Po (col Canoa Club di Bobbio) e laboratorio di scultura con Marino Trevisan.

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