Brugneto: via libera a 700mila metri cubi di acqua in più per il territorio piacentino

27 Luglio 2022 16:36

C’è l’ok definitivo della Regione Liguria: la diga del Brugneto riaprirà le paratoie. Dopo il parere tecnico favorevole emanato da Iren, oggi anche la politica fa la sua parte: il territorio piacentino, martoriato dalla siccità come altre zone vicine, potrà contare su nuovi rilasci idrici. Gli uffici della Liguria hanno approvato una fornitura straordinaria di 700mila metri cubi d’acqua dall’invaso verso la val Trebbia.

Si tratta della misura più attesa in queste settimane di crisi idrica, una situazione pesante nel Piacentino, in particolare per il mondo agricolo. A portare avanti la richiesta di riaprire le paratoie della diga tra la nostra provincia e Genova è stata anche Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, attraverso un tavolo istituzionale con le autorità di Liguria ed Emilia-Romagna. “Abbiamo avuto riscontro favorevole alla nostra richiesta, per questo desideriamo ringraziare il presidente Toti e l’assessore all’Ambiente e Tutela del territorio della Regione Liguria, Giampedrone, unitamente al sindaco di Genova, Bucci- dichiarano il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo-. I metri cubi d’acqua in più serviranno a completare la stagione irrigua e a dare sollievo, a livello idropotabile, alla città di Piacenza. Un ringraziamento, quindi, per l’aiuto e la collaborazione nel far fronte alla crisi idrica, che quest’anno ha messo a dura prova il Paese e alcune Regioni in particolare, tra cui la nostra”.

A detta però di Giampaolo Maloberti, consigliere provinciale con delega all’agricoltura – interpellato ieri a margine dell’assemblea in corso Garibaldi – “l’acqua in più rilasciata dal Brugneto rischia di non soddisfare le reali esigenze dei coltivatori, essendo limitata dalla norma del deflusso minimo vitale”, cioè un vincolo sulla portata minima del fiume d’acqua per garantire la tutela ecologica.

PIACENZA SODDISFATTA A METÀ – L’ulteriore rilascio idrico dall’invaso ligure rappresenta una notevole boccata d’ossigeno per i corsi fluviali ormai desertificati. Ma il volume d’acqua indirizzato a Piacenza potrebbe non essere sufficiente per il complicato contesto delle campagne e delle aziende agricole a secco: le istituzioni locali, in base alle valutazioni del Consorzio di bonifica, avevano infatti richiesto alla Liguria circa un milione e mezzo di metri cubi d’acqua, ma il rilascio autorizzato corrisponde alla metà. Cioè il quantitativo (700mila metri cubi) che, secondo la relazione tecnica di Iren, non causa problemi all’approvvigionamento idrico della città di Genova.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:

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