Fermata la banda delle monetine: rubava agli anziani nei parcheggi e nei cimiteri

28 Aprile 2023 16:14

Le vittime (quasi sempre donne anziane) venivano avvicinate nei pressi di supermercati e cimiteri, per poi essere derubate delle proprie borse dopo essere state distratte dal lancio a terra di alcune monetine. Una volta arraffate le borse, i portafogli e i cellulari delle malcapitate, i malviventi risalivano ai codici bancomat, prelevando nei minuti successivi migliaia di euro dai loro conti correnti o comprando beni in negozi delle grandi firme.

Agiva così la “banda delle monetine”, gruppo criminale composto da cittadini sudamericani e dedito alla commissione di reati contro il patrimonio, sgominata nei giorni scorsi dai carabinieri del comando di Piacenza affiancati dai colleghi della compagnia di Susa.

I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal Gip del tribunale di Torino su richiesta di quella Procura della Repubblica – nei confronti di 8 cittadini peruviani (due in carcere, uno ai domiciliari e cinque obblighi di presentazione alla procura generale) ritenuti gravemente responsabili a vario titolo e in concorso, di furto aggravato, ricettazione e utilizzo fraudolento di carte di pagamento.

Nel corso dell’attività, che ha raccolto elementi accusatori per circa 80 colpi commessi in Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna, sono stati già eseguiti 10 arresti in flagranza di reato e 3 ordinanze di custodie cautelari.
A Piacenza erano stati messi a segno 5 colpi, tra novembre e dicembre 2021, nei parcheggi dei supermercati di via Conciliazione e di Via Manfredi. Le vittime erano donne anziane tra i 69 e gli 80 anni.

Durante tutta l’attività sono stati sequestrati beni per un valore di circa 300mila euro, oltre a 100mila euro in contanti, in gran parte occultati nelle abitazioni di alcuni ignari anziani ad opera di alcune badanti peruviane, indagate per ricettazione. Durante l’esecuzione dell’ordinanza, poi, sono stati rinvenuti nella disponibilità degli indagati e sequestrati, perché ritenuti provento di furti, nel complesso: capi d’abbigliamento ed accessori (tra cui 50 monili, 35 maglie ed abiti, 15 paia di occhiali e 5 orologi) tutti di prestigiosi marchi ed in parte dotati ancora delle etichette del valore superiore a 20mila euro e 3mila euro in contanti.

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