A Vernasca raddoppiano gli iscritti al nido gratis. A Trevozzo progetto di un asilo

08 Settembre 2023 10:10

A Vernasca, in uno dei cinque asili nido dell’Appennino da quest’anno gratuiti, i posti quasi raddoppiano. Dai 7 degli ultimi anni si arriva a 12 piccoli iscritti dai 3 mesi ai 3 anni. Sono figli di Vernasca, figli di genitori a loro volta nati in paese e che dal paese non se ne sono voluti andare. Per questo, la Regione ha deciso di riconoscere il loro impegno con l’asilo gratuito, esattamente come saranno azzerate le rette dei nidi di Morfasso, Ferriere, Bobbio, Travo.

“Ricordo ancora gli anni in cui, con sacrificio, abbiamo scelto di mantenere l’asilo nido aperto, sostenendone i suoi costi, nonostante ci fossero solo due iscritti”, commenta il sindaco di Vernasca Giuseppe Sidoli.

COSA SUCCEDE ORA

Per poter contare sulla retta azzerata al nido – si precisa – serve risiedere nei 15 Comuni indicati come montani e frequentare l’asilo nido a Ferriere, Morfasso, Bobbio, Travo o appunto Vernasca. A Bobbio e Travo per la prima volta c’è la lista d’attesa.  Restano alcune domande, che saranno chiarite una volta che la Regione fornirà agli stessi uffici comunali le risposte: ad esempio cosa ne sarà della rata già pagata per settembre, visto che l’asilo nido in molti territori è già iniziato lunedì.

IL RISPARMIO

Si parla di un risparmio per i salvadanai di casa di centinaia di euro al mese (va in base al reddito, dai 270 euro per chi ha Isee sotto i 10mila euro fino anche anche a 600 euro al mese a bambino), e non è poco perché si traduce in una media di 4.500 euro all’anno.

IL DIBATTITO

I Comuni montani che non hanno un nido fino ad oggi si sono “appoggiati” a quelli vicini. Franco Albertini, sindaco di Alta Val Tidone, non ci pensa su neppure un secondo e vista la novità punta ad avere un nido comunale: “Noi fino ad oggi per sostenere le famiglie abbiamo pagato parte della rata del nido a Pianello, così che fosse uguale a quella dei residenti. Ma se ora Pianello non rientra nei comuni individuati per il nido gratis ci conviene evidentemente dare un servizio alle famiglie direttamente nella nostra parte di comune più popolata, a Trevozzo. Io il progetto ce l’ho già pronto. Se arrivano fondi specifici partiamo subito con il cantiere”.

Il Comune di Bobbio ha già intanto i fondi Pnrr per ampliare il nido, portandolo da 11 (ora ci sono anche 6 bimbi in lista d’attesa) a 25-28 posti e trasferendolo da piazza Duomo all’ex seminario dove nascerà il campus scuola, spiega il sindaco Roberto Pasquali.

Situazione più in salita è quella di Gropparello. “Noi rientriamo tra i quindici comuni, ma il nostro asilo nido più vicino è quello di Carpaneto, che invece non è nell’elenco”, dice il sindaco Armando Piazza. “Quindi i nostri bimbi dovranno pagare la retta? Peccato perché l’iniziativa del nido gratis in montagna è ottima. Il nostro Comune si fa già carico di tutto il costo delle rette, proprio per dare un servizio e un sostegno concreto alle famiglie”.

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

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