Alzheimer, sommersi oltre mille casi a Piacenza: l’Ausl punta sulla sensibilizzazione

12 Settembre 2023 13:17


Sono 3.845 i pazienti seguiti per il morbo di Alzheimer nel Piacentino, di cui due terzi donne, con un incremento annuo di circa 850 nuovi casi. Ma i malati sono molti di più – circa cinquemila secondo le proiezioni degli esperti – perché c’è un “sommerso” di anziani che non si rivolgono alle strutture sanitarie. Arriva dunque il momento, ormai come da tradizione, di promuovere la sensibilizzazione e la prevenzione attraverso tre punti informativi a Piacenza, Fiorenzuola e all’interno del parco della Casa della comunità di Borgonovo: anche così torna il 21 settembre la Giornata mondiale dell’Alzheimer, alla sua trentesima edizione. “Un tipo di demenza – sottolinea il direttore generale dell’Ausl, Paola Bardasi – che sconvolge la vita di una famiglia, perché la persona non è più quella di prima”.

Per l’occasione l’Ausl, in collaborazione con la Federazione Alzheimer Italia di Piacenza, attiverà alcune postazioni sul territorio: in città sul Facsal dalle 8,30 alle 18, a Fiorenzuola nell’area del supermercato Conad in via Einstein sempre dalle 8,30 alle 18, e nei pressi della Casa della comunità di Borgonovo dalle 9 alle 13.

“Abbiamo voluto farci in tre – commenta Pasquale Salvatore Turano, direttore di geriatria territoriale e consultorio deterioramento cognitivo – allargando a un ventaglio molto più ampio di popolazione la possibilità di uscire allo scoperto per chiedere e ricevere aiuto. Il tema della degenerazione cognitiva sta assumendo dimensioni sempre più consistenti e interessa una fascia di cittadini progressivamente più ampia tanto che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito la demenza una priorità di salute pubblica. Giornate come questa, in cui andiamo noi verso la popolazione per fornire corrette informazioni e indicazioni di stile vita, sono un importante momento per intercettare i bisogni e promuovere la prevenzione perché, non dimentichiamolo, la demenza colpisce prevalentemente gli anziani, ma può manifestarsi anche nei più giovani seppure in pochi casi. Per questo motivo, come azienda garantiremo in tutte le tre location, durante tutto l’orario di apertura, la presenza di un medico geriatra e di una psicologa e altro personale sanitario esperto in disturbi cognitivi, affiancati dai volontari della federazione. I professionisti saranno a disposizione della popolazione per rispondere a dubbi e domande sulla malattia, sui percorsi e i servizi di prevenzione attivi nel nostro territorio”.

Si calcola che esistano circa 100 diverse malattie cerebrali di natura degenerativa, vascolare o traumatica che possono causare la demenza: la più frequente è la malattia di Alzheimer. Nel mondo ci sono attualmente più di 55 milioni di persone con demenza. In Italia si stimano circa 1.100.000 persone con demenza (di cui circa il 54% sono malati di Alzheimer, circa 600mila persone) e circa 900mila con un deficit cognitivo isolato, con un incremento di circa 350mila nuovi casi ogni anno. “E in Emilia-Romagna – sottolinea il medico – ad oggi si calcola che siano circa 72mila le persone che soffrono di demenza. A livello locale, nel 2022 il nostro servizio ha seguito 3.845 pazienti con 930 nuove diagnosi, per un totale di 5.012 visite erogate. Un recente studio italiano ha evidenziato come l’incidenza della demenza continui a crescere anche nelle età più avanzate: la demenza colpisce circa 1% dei soggetti in età tra i 65 e i 70 anni, il 4 % degli ultrasettantenni, circa 8% degli ultrasettantacinquenni, fino al 20% dopo gli ottanta anni e oltre il 40% degli ultracentenari. Numeri alti già di per sé, ma la realtà è che il numero dei soggetti coinvolti è molto più grande. Si calcola che sono più di tre milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza a persone malate, con conseguenze anche sul piano economico e organizzativo. La demenza è la più significativa causa di riduzione dell’autonomia personale che si ripercuote sulla qualità della vita del paziente, ma anche del suo nucleo familiare. Per questo la prevenzione e la tempestività nel riconoscere i sintomi è fondamentale”.

“‘Momenti come questo – sottolinea il presidente della Federazione Alzheimer Piacenza, Andrea Gelati – si inseriscono nel calendario di impegni verso la cittadinanza che portiamo avanti nell’arco dell’anno anche nel mondo della scuola e dello sport”.

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