Rete di narcotraffico internazionale, arrestato un 47enne in Val Trebbia

13 Settembre 2023 12:06

Questa mattina, i carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno arrestato 24 persone, su ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica di Monza. L’operazione tocca anche la nostra provincia.  I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione, rapina ed estorsione.

È stata così smantellata una rete di narcotraffico, radicata nel Milanese e in collegamento con l’Albania, che alimentava una fitta rete di spaccio in Italia e Svizzera. L’operazione ha visto impiegati oggi quasi 200 carabinieri nelle province di Milano, Bergamo, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza Brianza, Piacenza, Savona, Torino, Varese, Brescia, Cosenza. I militari hanno effettuato anche 40 perquisizioni e sequestrando i proventi dell’attività di spaccio, pari a centinaia di migliaia di euro.
In provincia di Piacenza l’operazione ha riguardato la bassa Val Trebbia, dove un cittadino albanese di 47 anni è stato arrestato in flagranza. Durante le operazioni l’uomo è infatti stato trovato in possesso di circa 200 grammi di cocaina.

Le indagini sono partite a seguito di una rogatoria internazionale conseguente all’arresto in flagranza – in territorio svizzero – di un cittadino italiano, sorpreso mentre trasportava in auto 6 chilogrammi di eroina. Le risultanze investigative hanno consentito, così, di ricostruire la struttura e l’operatività di due distinte associazioni criminali, in affari tra loro, e facenti capo ad altrettante famiglie albanesi, con collegamenti operativi in Albania, basi logistiche in provincia di Milano e ramificazioni in tutto il Nord Italia – specie nelle province di Monza Brianza e Bergamo – nonché in Calabria ed in Svizzera. Il sistema di importazione e cessione di eroina e cocaina alimentava quotidianamente una fitta rete di spaccio di droga sul territorio italiano e svizzero, per la maggior parte costituita da “batterie” di trafficanti di origine nord-africana, dediti allo spaccio al dettaglio nelle aree boschive e agricole.

Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti numerosi episodi di detenzione, trasporto e consegna di droga in varie province dell’Italia Settentrionale (Bergamo, Monza e Brianza, Torino e Verona) e sequestrati 42 chili di stupefacenti tra eroina, cocaina e hashish e 40 chili di sostanze da taglio, oltre a due fucili illegalmente detenuti e la somma in contanti di 13.000 euro. Sono stati anche individuati un appartamento e un capannone utilizzati come raffinerie per il narcotico, oltre a diversi appartamenti e box utilizzati per lo stoccaggio dei carichi di droga.

Inoltre, i sodali gestivano in maniera stabile e organizzata un sistema di sfruttamento della prostituzione di ragazze provenienti dall’Europa dell’est, costrette, con minacce e violenza sfociate anche in episodi di rapina ed estorsione, a rendersi disponibili anche su siti d’incontri on-line, ed a prostituirsi in appartamenti gestiti dagli stessi indagati. I destinatari delle misure cautelari reperibili in Italia sono stati arrestati e sottoposti alla custodia cautelare nelle carceri di Milano – San Vittore, Lodi, Lecco, Bergamo, Mantova, Cremona, Savona, Torino, o agli arresti domiciliari nelle province di Bergamo e Milano mentre sono in corso i sequestri dei proventi in denaro degli episodi di spaccio puntualmente cristallizzati nel corso delle indagini, pari a centinaia di migliaia di euro.

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