Diga del Brugneto, Piacenza prova a fare sistema per chiedere più acqua

19 Ottobre 2023 12:48

Entro luglio 2024 scadrà la concessione della diga del Brugneto. Da Piacenza traspare la volontà di fare sistema per arrivare pronti e, aspetto ancora più importante, uniti a una tappa fondamentale. “Le concessioni sono molto lunghe – spiega Luigi Bisi, presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza – e durano solitamente 40 anni, quindi non possiamo permetterci di sbagliare”. La procedura di rinnovo della concessione di derivazione è di competenza ministeriale e la Regione Emilia-Romagna sarà chiamata a portare le sue valutazioni in sede di conferenza di servizi, ma l’intenzione del sistema Piacenza è quella di avere un ruolo da protagonista.

Nell’oratorio di San Giuseppe operaio i rappresentanti degli enti comunali, delle associazioni di categoria e i vari portatori di interesse si sono quindi trovati per condividere le varie tematiche attorno all’approvvigionamento di acqua dal Brugneto. “Qui tra noi ci sono anche interessi divergenti, ma siamo tutti allineati nel dire che la diga per il nostro territorio è fondamentale – sottolinea Bisi -. Avere acqua in Trebbia porta vantaggi all’ambiente, all’agricoltura e al turismo”.

Attualmente nel Trebbia vengono riversati circa due milioni e mezzo di metri cubi d’acqua, al netto delle dotazioni suppletive. “Abbiamo la necessità di incrementare l’approvvigionamento di acqua, anche se non è ancora il momento di parlare di numeri” prosegue Bisi.  “Obiettivo di oggi – confermano i partecipanti – è quello di non muoversi singolarmente a livello politico, ma come un unico sistema”. Il Consorzio quindi farà da ente coordinatore di un’organizzazione formata dai Comuni della Val Trebbia, associazioni ambientaliste e organizzazioni territoriali. “Il prossimo passo – conclude Laura Chiappa, in rappresentanza di Legambiente – sarà la creazione di un documento condiviso, considerando che non partiamo da zero ma dai dati elaborati dal tavolo del Trebbia. Elementi di studio per capire quanto la diga potrà offrirci aldilà dei due milioni e mezzo previsti nell’attuale concessione”. Alla riunione hanno partecipato anche i consiglieri regionali piacentini Gian Luigi Molinari e Matteo Rancan.

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