Da Sandra a Elisa. Piacenza ha pianto diciotto vittime di femminicidio dal 1990
25 Novembre 2023 12:54
Diciotto vittime di femminicidio – uccise perché donne da amici, vicini di casa, mariti e compagni – dal 1990 ad oggi nel Piacentino. Sette solo negli ultimi dieci anni. Riportiamo il drammatico elenco.
14 novembre 1990, Sandra Bongiorni, 32 anni, Castelsangiovanni. Nel cantiere di una casa in via Romea Vecchia viene trovato il corpo: dagli esami emergono almeno sette colpi di spranga e colpi di mattone.
2 marzo 1991, Rossana Wade, 19 anni, Alseno. Strangolata e gettata in un casello ferroviario abbandonato dal fidanzato, al tempo di 20 anni, studente.
27 settembre 1991, Rita Zanetti, 69 anni, San Giorgio. Il marito, 61 anni, telefona ai carabinieri di San Giorgio. “Venite a prendermi ho ucciso mia moglie”. L’ha colpita con un giratubi nel corridoio di casa.
9 dicembre 1999, Betty Yadira Ponce Ramirez, 20 anni, Piacenza. La giovane fu rapita la sera del suo compleanno davanti a un distributore sulla Caorsana per poi essere violentata ed annegata in Po a Mortizza. Il più spietato dei tre killer, detto “Cico”, mentre la giovane urlava disperata aveva chiamato la cognata informandola di quanto stesse facendo.
19 aprile 2004, Melinda Szucs, 34 anni, Piacenza. Incinta di due mesi, strangolata e poi bruciata dal proprio compagno. Il cadavere venne rivenuto in un cantiere alla periferia di Piacenza. Lui non avrebbe voluto il bambino perché lo scorso anno aveva intentato una causa di risarcimento (un miliardo di lire) contro un ospedale dove era stato operato, operazione che lo avrebbe reso sterile.
29 maggio 2008, Xu Xiujun, 35 anni, Piacenza. La giovane viene trovata senza vita nel suo appartamento di via Alberoni quasi decapitata. Sui muri impronte di sangue.
10 aprile 2009, Zahira Aitali, 26 anni, Piacenza. L’operaia viene barbaramente massacrata con un coltello dall’ex marito, 40 anni, in via Vaiarini. Zahira aveva accettato quell’ultimo appuntamento con l’ex perché lui le aveva detto di doverle consegnarle dei documenti per il divorzio e aveva insistito.
26 ottobre 2009, Shpresa Hjdini, 45 anni, Fiorenzuola. Il marito, muratore disoccupato, uccide con tre coltellate la moglie e si dà fuoco al quarto piano della palazzina di via Cavalieri.
20 marzo 2011, Stella Paroni, 91 anni, Castelvetro. Il corpo viene trovato in un canale nei pressi della discarica cittadina. Il vicino, con precedenti di violenza anche sessuale ai danni di minori, alle 4 del mattino entrò in casa, tentò di violentare la pensionata, fino a gettarla fuori dalla finestra e a raccogliere il corpo con un carretto per gettarlo via.
5 marzo del 2012, Esmeralda Hilsa Romero Encalada, 49 anni, trucidata con cinque colpi di pistola dall’ex in via Calciati alle 7.30 del mattino. Le ha sparato alle spalle con la sua semiautomatica, una vecchia luger in dotazione agli ufficiali dell’esercito nazista.
16 maggio 2012, Kaur Balwinder, 27 anni, Fiorenzuola. Viene strangolata per gelosia dal marito nella frazione di Baselica Duce. Il corpo venne gettato in Po per inscenarne la scomparsa, ma riaffiora dopo 15 giorni a Isola Serafini a Monticelli.
25 settembre 2013, Cinzia Agnoletti, 51 anni, Castelvetro. Il marito prima l’ha tramortita con pugni e calci, poi le ha stretto le mani attorno al collo, chiudendole il capo in un sacchetto di plastica. La sera del delitto fu un episodio banale a scatenare la violenza mortale: una porta sbattuta e che non si riapriva più perché era caduta la maniglia.
24 maggio 2014, Angelica Timis, 35 anni, Guardamiglio. La donna posteggia la Fiat 500 davanti a un edificio. Ma non appena scende dall’auto lui le è addosso. Quando lo vede prova a fuggire, ma viene raggiunta dietro il cespuglio di un parco pubblico e uccisa. La perseguitava da un anno.
14 giugno 2014, Daniela Puddu, 37 anni, Fiorenzuola. L’assassino nei due mesi precedenti la tragedia aveva vissuto con la vittima. Era separato dall’ex moglie, alla quale non poteva avvicinarsi per numerosi precedenti. Daniela precipitò dal terzo piano dell’abitazione in cui viveva in via Illica dopo una lite scoppiata per gelosia.
23 giugno 2016, Simona Rossi, 50 anni, Piacenza. Uccisa a colpi di pistola dal marito che si è suicidato nella camera da letto della casa di San Lazzaro.
27 maggio 2018, Elca Tereziu, 51 anni, Piacenza. Il marito la uccide con tre coltellate alla gola davanti al figlio 17enne nella casa di viale Dante. Lei era già finita più volte al pronto soccorso.
8 maggio 2019, Damia El Assali, 45 anni, Borgonovo. Il marito la uccide con otto coltellate nella loro casa. Dopo l’omicidio, il marito si era reso irreperibile insieme ai figli di 2 e 4 anni. Lui è l’unico di questi assassini ad essere stato condannato all’ergastolo.
25 agosto 2019, Elisa Pomarelli, 28 anni, Piacenza. La giovane esce di casa, a Borgotrebbia, saluta mamma e papà, e sale sull’auto di un amico 45enne per lavorare insieme a un progetto di agricoltura a Carpaneto. Nel pollaio lui tenta l’ennesima avance, lei rifiuta e viene strangolata. Il corpo viene trovato 13 giorni dopo in un bosco di Sariano.
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