Tensione alle Novate, celle distrutte e incendiate: “Situazione allarmante”

05 Dicembre 2023 16:32

Sappe e Uspp, i sindacati della polizia penitenziaria, l’hanno definita una “giornata di ordinaria follia” nel carcere di Piacenza, riferendosi agli ultimi eventi – avvenuti lo scorso fine settimana – che hanno destabilizzato la quotidianità della casa circondariale di Piacenza.

“Si ritiene – scrivono i sindacati in una nota – di dover sensibilizzare il superiore Ufficio Distrettuale a predisporre, per il futuro, assegnazioni di detenuti provenienti da
altri istituti per motivi di ordine e sicurezza, interessando in maniera equa anche
altre carceri”.

Circa un mese fa – si legge nel comunicato – sono stati trasferiti a Piacenza otto detenuti, i quali, una volta arrivati, si sono resi protagonisti di condotte violente, tra cui la messa a soqquadro di un intero reparto. Il Prap (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria) ha quindi allontanato i “riottosi”.

Oggi, però, si sono registrati nuovi eventi critici: presso il reparto Roi (isolamento) – prosegue la nota – sono state divelte e incendiate ben tre camere detentive e solo grazie all’intervento del personale di polizia penitenziaria si è riusciti a ripristinare l’ordine e la sicurezza dell’istituto, anche con l’utilizzo dei dispositivi di protezione. La cronaca racconta di pezzi di ceramiche divelti e lanciati contro il personale operante, di un detenuto che ha incendiato la propria cella, del necessario utilizzo dell’idrante per riuscire a spegnere il fuoco appiccato. Infine, altri detenuti ponevano in essere gesti di autolesionismo. Una due giorni di totale intensità che comporta il dover richiedere il dovuto allontanamento dei soggetti in un altro istituto.

“La circolare diramata dal capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, finalizzata a contenere la spirale di violenza nelle carceri, non sembra affatto risolutiva”, denunciano i sindacati. “In tale ottica, anche il trasferimento di soggetti violenti da un istituto ad un altro non sempre determina effetti sperati e risolutivi. La casa circondariale di Piacenza non sembra in condizioni di assicurare la complessa gestione di più circuiti, ragion per cui è doveroso richiedere che, in futuro, le assegnazioni di soggetti provenienti da altri istituti per motivi di ordine e sicurezza, avvengano tenendo in debita considerazione le attuali vicissitudini in cui versa la struttura piacentina. Impossibile che tutti i detenuti violenti vengono inviati presso la struttura piacentina che si deve far carico di tutto il distretto dell’Emilia Romagna e delle Marche. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri, siamo in balia di questi facinorosi”.

“Una violenza folle e inaccettabile – commentano i segretari regionali Francesco Campobasso (Sappe) e Gennaro Narducci (Uspp) anche la mancanza di adeguati provvedimenti disciplinari e penali verso i detenuti che alterano l’ordine e la sicurezza interna, aggredendo e ferendo il personale di polizia penitenziaria, è un segnale estremamente negativo per la stessa tutela e incolumità fisica degli agenti. Si chiede, alla luce di quanto fin qui rappresentato, voler procedere con l’allontanamento urgente dei soggetti che si sono resi responsabili dei gravissimi episodi e che hanno comportato notevoli disagi alla struttura. Infine, un plauso a tutto il personale intervenuto e che ha assicurato il ripristino dell’ordine e della sicurezza e che meriterebbe una doverosa ed opportuna valutazione per una delle ricompense previste per gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria”.

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