Carcere, allarme insicurezza. I sindacati: “Troppi agenti aggrediti, la politica ci aiuti”

11 Dicembre 2023 04:00

Lamentano che le aggressioni ai colleghi «sono pressoché quotidiane». Che «nonostante l’alta professionalità del Corpo la paura ci accompagna sempre». Che «ogni giorno è a rischio la nostra incolumità» e che «siamo stufi di prenderci olio bollente in faccia o addirittura escrementi». «Il personale è allo stremo. Se la politica non interviene qui la situazione esplode».
Gli ultimi episodi di violenza, avvenuti ormai una settimana fa, hanno riportato alla ribalta il tema della sicurezza nel carcere delle Novate. Celle incendiate con mozziconi di sigarette, un intero reparto a soqquadro, azioni di autolesionismo, lavabo e bidet spaccati e pezzi di ceramica scagliati poi contro gli agenti costretti a fatica a intervenire nei vari reparti per riportare la quiete. I sindacati della polizia penitenziaria l’avevano definita una «due giorni di ordinaria follia». Perché se è vero che «grazie alla nuova direzione (Gabriella Lusi guida la Casa circondariale dal 2019, ndr) si sono fatti enormi passi in avanti, sotto il profilo della sicurezza interna c’è ancora tanto da fare. Ed è un problema generale, che coinvolge tutto il sistema penitenziario». A lanciare l’allarme, e non è la prima volta, è il segretario nazionale del Sappe, Francesco Campobasso, giunto l’altra mattina a Piacenza al carcere di San Lazzaro per portare solidarietà ai colleghi dopo gli incresciosi fatti. Ad accompagnare Campobasso c’era anche Gennaro Narducci dell’Uspp.

Francesco Campobasso (Sappe) e Gennaro Narducci (Uspp)

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