Novate, con le donazioni Bulla e Squeri prende forma il magazzino abbigliamento

02 Febbraio 2024 05:00

Un magazzino di abbigliamento sta per sorgere alle Novate. Ci sono le stanze, le scaffalature e persino un computer che servirà per rendicontare ingressi e uscite di abiti, scarpe, biancheria intima destinati ai detenuti. L’altra mattina alla casa circondariale di Piacenza sono arrivati gli imprenditori Valter Bulla e Alberto Squeri: insieme a loro il presidente dell’associazione “Oltre il muro” Enrico Rizzo e la direttrice delle Novate Maria Gabriella Lusi. L’obiettivo è stato quello di sancire in maniera effettiva la donazione che rappresenta l’ultimo passo per la costituzione di un magazzino di giacenza dei capi di abbigliamento che la Caritas diocesana periodicamente destina alla popolazione detenuta.

“In realtà un magazzino c’è già, ma non è così organizzato – spiega Rizzo – l’idea è quella di creare uno spazio in cui gli indumenti e tutto quanto donato sia catalogato”.
Questo il calcio d’inizio, ma poi la “palla” è passata a Bulla che già più volte ha aiutato con donazioni le Novate: l’imprenditore piacentino ha così regalato alla struttura le scaffalature, ma non solo. Ha coinvolto in questa “azione di generosità” anche un altro imprenditore, Alberto Squeri di Steriltom.

“È stato Valter a segnalarmi il progetto del magazzino – conferma quest’ultimo – e come azienda abbiamo pensato di fare la nostra parte: abbiamo donato un computer che potrà essere utilizzato dai volontari per la consegna degli indumenti. Siamo contenti di ave potuto conoscere questa realtà”.

Da parte sua Bulla si è detto soddisfatto che “il progetto abbia trovato l’adesione anche di un altro imprenditore”: “Quella del magazzino mi sembra un’idea bella e utile”.
Senza dubbio però i più soddisfatti sono Lusi e Rizzo: “Noi come associazione “Oltre il muro” non possiamo fare altro che ringraziare – spiega il presidente – perché è grazie alla generosità di questi imprenditori che siamo riusciti a portare a termine il progetto di un magazzino di giacenza in cui tenere tutto il materiale catalogato che sarà a disposizione dei detenuti che ne facciano richiesta”.

L’ARTICOLO DI ELISABETTA PARABOSCHI SU LIBERTA’

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