Patrick Zaki a Piacenza: visita a Libertà e nel pomeriggio alla Camera del Lavoro

11 Dicembre 2023 13:05

Verso mezzogiorno di lunedì 11 dicembre Patrick Zaki è arrivato a Piacenza. Ad accoglierlo in stazione il segretario della Camera del Lavoro di Piacenza, Ivo Bussacchini, la responsabile di Amnesty Piacenza, Lidia Gardella, e il giornalista piacentino Mattia Motta.

Subito dopo l’attivista egiziano ha fatto visita al quotidiano Libertà, dove è stato intervistato dal giornalista Marcello Pollastri.

“Rispetto dei diritti umani, inclusione sociale e il ruolo fondamentale della scuola nell’educare le nuove generazioni a questi valori universali, come più efficace antidoto alla violenza e alle discriminazioni”. Si è incentrato su questi temi l’incontro di questa mattina nell’ufficio del sindaco Katia Tarasconi, che ha accolto la richiesta di Amnesty International, con Patrick Zaki, che nell’occasione ha anche ribadito la gratitudine nei confronti delle istituzioni, dei cittadini e delle associazioni impegnatesi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda della sua detenzione in Egitto.

Tra le realtà in prima linea in questo percorso c’è, per l’appunto, Amnesty International, la cui referente locale Gardella, insieme alla consigliera comunale Costanza De Poli e a una rappresentanza della Cgil, con il segretario Ivo Bussacchini, era tra i presenti a Palazzo Mercanti.

Zaki si è poi spostato nel salone “Nelson Mandela” della Camera del Lavoro. Ad accoglierlo il segretario provinciale della Cgil Ivo Bussacchini e la referente provinciale di Amnesty Lidia Gardella.

“Da quando sono tornato in libertà mi sono ripromesso di andare in tutte le città che si erano mobilitate per me – spiega rivolgendosi ai presenti – so che voi piacentini vi siete prodigati e il fatto che non abbiate perso speranza l’ha data a me mentre mi trovavo in cella”.

L’esperienza del carcere è raccontata dall’attivista con la stessa lucidità con cui l’ha vissuta: “Avendo lavorato nel campo dei diritti umani, sapevo a cosa andassi incontro quando sono stato incarcerato – spiega – è chiaro che l’esperienza del carcere lascia a tutti delle cicatrici profonde: le ho anche io. Ma anche dopo essere stato scarcerato non ho mai pensato di voltare le spalle alla lotta: penso che continuerò sempre”.

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