Fibromialgia, 8mila piacentini colpiti: anni di dolore e frustrazioni

08 Febbraio 2024 22:00

A Piacenza potenzialmente sono 8mila le persone colpite da fibromialgia. Lo sottolinea il responsabile della Reumatologia dell’ospedale di Piacenza Eugenio Arrigoni durante l’ultima puntata di “Star bene”, andata in onda su Telelibertà. Sotto i riflettori della trasmissione, condotta dalla giornalista Marzia Foletti, è andata una patologia reumatica che colpisce oltre due milioni di persone in Italia, ma anche ancora risulta invisibile per il sistema sanitario.
Diagnosi difficile e mancato riconoscimento – “Il fatto che la fibromialgia non sia ancora inserita nei Livelli essenziali di assistenza significa che siamo invisibili per lo Stato italiano” sottolinea la presidente dell’associazione Comitato Fibromialgici Uniti Italia (CFU Italia) Barbara Suzzi. Del resto anche la medicina fatica a riconoscerla: “A volte le persone fanno diverse visite senza portare a casa un risultato, senza che venga dato un nome alla malattia di cui soffrono o una terapia che lo possa fare stare meglio” spiega l’oncologo Luigi Cavanna che è anche direttore scientifico della trasmissione.
“È una malattia di difficile diagnosi e questo crea frustrazione – gli fa eco Arrigoni – la fibromialgia viene identificata come una sindrome dolorosa cronica: le cause non sono conosciute e anche le manifestazioni sono diversificate. Conoscere bene la malattia è fondamentale perché spesso la diagnosi è di esclusione dato che purtroppo non abbiamo un marcatore di malattia. Gli esami servono solo per escludere altre malattie”. “È una diagnosi oggettivamente difficile – conferma la reumatologa Elena Bravi – perché non esistono test di laboratorio che permettano una diagnosi veloce”.

Colpisce soprattutto le donne – A essere colpite sono soprattutto le donne in età adulta che ogni giorno fanno i conti con dolori muscolari diffusi spesso in associazione ad altri sintomi quali affaticamento, disturbi del sonno, deficit di memoria e concentrazione. Fra loro Maria Carla Cejas, referente di Cfu Piacenza: “La diagnosi è arrivata dopo anni di sofferenze e dolori che non avevano un nome e terapie senza esiti – spiega – ho dovuto cercare qualcuno che mi desse una mano e dopo dieci anni di ricerche e ospedali è arrivata la diagnosi”.

Rubrica di Coldiretti – Come sempre, la puntata è stata preceduta dalla rubrica “Star bene a tavola”, curata da Alessandra Lucchini, responsabile della Comunicazione di Coldiretti: sotto i riflettori le nuove sfide dell’agricoltura con il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli.

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