Il magistrato Cardella: “Conoscere il fenomeno mafioso fin da ragazzi”

20 Febbraio 2024 04:21

“Falcone e Borsellino furono due uomini e due magistrati grandissimi. Il loro resta un esempio di cosa voglia dire rispetto e dignità per se stessi e per il lavoro che svolgevano”. Fausto Cardella, magistrato che ha dedicato oltre 40 anni di carriera al servizio delle istituzioni, ospite l’altra sera a Piozzano dell’associazione Rio Canto, non ha dubbi. “Qui al nord – dice – forse ancora di più che in altri luoghi, occorre vigilanza. Il che significa conoscenza del fenomeno mafioso da parte di ogni singolo cittadino, a partire dai ragazzi: perché è da loro che ci si inizia a difendere dalle infiltrazioni”.
Nel 1992, mentre era in forze alla Direzione Distrettuale Antimafia di Perugia, venne ingaggiato insieme ad Ilda Bocassini alla Procura di Caltanissetta, per far parte del pool di magistrati che condusse le indagini sulle stragi di Capaci e via D’Amelio.

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