Tentato sequestro e coltello alla gola per un tradimento: due uomini arrestati

15 Marzo 2024 14:41

 

Due uomini sono stati arrestati con l’accusa di tentato sequestro di persona e lesioni aggravate dall’uso delle armi. Avrebbero aggredito un connazionale, reo di aver intrecciato una relazione sentimentale con la compagna di uno dei due. I soggetti, per vendetta, lo avrebbero bloccato alla stazione ferroviaria di Piacenza puntandogli un coltello alla gola e tentando di caricarlo su un’autovettura. L’uomo è riuscito a divincolarsi e, pur riportando alcune ferite, è sfuggito alla furia dei due presunti aggressori.  

La delicata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, è stata condotta dalla squadra mobile della Questura di Piacenza e ha portato all’emissione, da parte del Gip, della misura cautelare della custodia in carcere a carico dei due cittadini albanesi. Il fatto si sarebbe consumato la notte del 26 novembre 2023. È stata la vittima a chiedere l’intervento delle volanti raccontando la “brutale aggressione”.

“Il primo dei due indagati è stato arrestato a gennaio 2024 – spiega la Questura – e condotto presso la casa circondariale di Piacenza, mentre il secondo è riuscito a far perdere le tracce”.  Il soggetto, pluripregiudicato per reati contro la persona, era già stato arrestato altre due volte, di cui una in Germania. La polizia ha scoperto che, nel frattempo, una fitta rete di contatti dei due malviventi stava minacciando l’aggredito nell’intento di convincerlo a ritrattare le accuse.

Pur di catturare il latitante sono state disposte perquisizioni a carico di tredici persone, un locale notturno piacentino e una impresa edile lodigiana. All’operazione ha contribuito la squadra mobile di Lodi. “A Guardamiglio gli investigatori della mobile di Piacenza hanno rintracciato il latitante, che alla vista degli agenti, ha tentato la fuga. E’ stato bloccato e arrestato. Un terzo cittadino straniero è stato denunciato per favoreggiamento personale, per aver dato rifugio all’uomo permettendogli di sottrarsi alle ricerche per quasi due mesi”.

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