Diga del Molato, iniziata la tracimazione: nell’invaso 8 milioni di metri cubi d’acqua

23 Marzo 2024 09:53

È iniziata la tracimazione della diga del Molato. Poco dopo la mezzanotte di sabato 23 marzo è stata avviata la procedura controllata di sfioro degli scarichi di superficie dell’imponente diga che domina l’Alta Val Tidone.

Portata che, nonostante non ci siano state ulteriori precipitazioni dopo quelle intense di metà marzo, ha consentito un sufficiente apporto di acqua da monte e quindi il raggiungimento della quota di sfioro. L’invaso ha ora toccato quota 354,40 metri sul livello del mare ed il volume è pari a circa 8,06 milioni di metri cubi. Lo sfioro continuerà per circa 15 giorni e varierà di portata sulla base della quantità di acqua in ingresso.

IL COLLAUDO DELLA DIGA AVVIATO LUNEDÌ 18 MARZO

La procedura di collaudo, iniziata lunedì 18 marzo, prevede il completo riempimento dell’invaso della diga del Molato passando dalla attuale quota idrica autorizzata di 353,70 metri sul livello del mare (pari a un volume di circa 7,6 milioni di metri cubi d’acqua) a 354,40 metri sul livello del mare (pari a circa 8,06 milioni di metri cubi).

PERCHE’ SI STA COLLAUDANDO NUOVAMENTE LA DIGA DEL MOLATO?

Il motivo per cui la diga necessita di un secondo collaudo, dopo quello effettuato quasi cento anni fa, ovvero dopo la sua entrata in funzione, è la certificazione dell’opera a seguito di importanti manutenzioni straordinarie effettuate negli ultimi decenni. Questo non deve trarre in inganno perché, dalla fine degli anni ’20 ad oggi, i controlli dell’opera sono stati costanti per mantenere la diga sicura ed efficiente: alcuni sono giornalieri, altri mensili, altri semestrali. A questi ultimi seguono anche visite da parte dei tecnici del Ministero delle Infrastrutture. Costanti sono state anche le manutenzioni ordinarie dell’opera.

SICUREZZA IDRAULICA DI VALLE

Per quanto riguarda la sicurezza idraulica di valle, anche durante la fase di sfioro, viene rispettata quella che è la regola aurea delle dighe: mai rilasciare più acqua di quella che entra. Nell’alveo di valle passerà quindi la stessa portata che si ha in ingresso alla diga.

La diga del Molato è un elemento fondamentale per la conservazione e la distribuzione della risorsa per il settore agricolo e agroalimentare che è il primo beneficiario dell’acqua immagazzinata ogni anno dall’autunno alla primavera per essere utilizzata in estate a fini irrigui. Ed è poi un’opera importante per la produzione di energia idroelettrica e in generale per lo sviluppo delle condizioni socio economiche dell’ambito territoriale e per la valorizzazione turistica dell’intera vallata.

Secondo gli ultimi studi di Anbi (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), solo l’11% dell’acqua viene trattenuta e quindi non lasciata defluire in mare diventando salata e inutilizzabile a fini irrigui e idropotabili.

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