Trasporto pubblico, gli studenti chiedono più mezzi, nuove tratte e orari diversi

30 Marzo 2024 14:19

Comune di Piacenza e Tempi si sono confrontati con la Consulta degli studenti a riguardo del trasporto pubblico locale. Per il 59% degli studenti ci sono problematiche nella struttura del trasporto pubblico. Dal sondaggio promosso dalla Consulta emergono diverse richieste, tra cui la possibilità di istituire nuove tratte, l’incremento dei mezzi e la revisione degli orari.

Tremila studenti hanno risposto al sondaggio sul trasporto pubblico

Un sondaggio che ha coinvolto circa 3000 coetanei – residenti tra città, provincia e realtà limitrofe – frequentanti gli istituti secondari di secondo grado del tessuto urbano, interpellati sulla rete del trasporto pubblico locale: è il risultato tangibile del lavoro intrapreso dalla Consulta provinciale degli Studenti, sotto l’egida della professoressa Giorgia Babini dell’Ufficio scolastico territoriale, i cui esiti sono stati presentati all’assessore alla Viabilità Matteo Bongiorni e all’amministratore unico di Tempi Agenzia Paolo Garetti.

“In vista del percorso che ci condurrà verso la stesura del nuovo Put – sottolinea Bongiorni – abbiamo avviato un confronto importante con la Consulta, grazie al cui impegno prezioso per produrre questa indagine statistica sono emersi elementi su cui lavorare insieme e dati che ci permettono di avere una base concreta per orientare le scelte del futuro verso una maggiore sostenibilità, sia dal punto di vista del territorio, sia nell’ottica degli utenti che fruiscono quotidianamente della rete urbana ed extraurbana degli autobus”.

Trasporto pubblico: il 59% degli studenti riscontra problemi

Il questionario diffuso tra i giovani tramite un modulo Google ha preso in considerazione vari aspetti: dal grado di soddisfazione (il 59% riscontra problemi, il 41% non ne rileva), alla frequenza di utilizzo, che per l’80% dei ragazzi che hanno risposto al sondaggio è quotidiana, con una netta prevalenza della linea Mb e di quella diretta al campus Raineri Marcora in ambito cittadino, mentre a livello provinciale la distribuzione è pressoché equa con picchi relativi ai principali Comuni delle quattro vallate.

Per l’84% degli studenti, la fermata del pullman è sufficientemente vicina alla scuola, ma le principali criticità riguardano situazioni di sovraffollamento dei mezzi (soprattutto nel momento dell’uscita alla fine delle lezioni) e la difficoltà nel conciliare gli orari del bus con quelli della campanella, tra ritardi legati al traffico, coincidenze a rischio con altre linee o con i treni.

“Il tema del coordinamento con tutti gli istituti di città e provincia, per la programmazione degli orari – puntualizza Paolo Garetti – è annoso e richiede uno sforzo congiunto che stiamo cercando di migliorare ulteriormente. Le osservazioni raccolte dalla Consulta sono un indicatore cui guarderemo con molta attenzione, fermo restando che ci sono normative, a cominciare dalla capienza massima dei mezzi, cui non possiamo derogare per ragioni di sicurezza”.

Da piazza Cittadella a Barriera Milano

“Tra le ipotesi al vaglio – afferma Bongiorni – c’è quella di sgravare piazza Cittadella come hub di arrivo del traffico scolastico in centro storico, trasferendo il comparto nella zona della ex pesa pubblica a Barriera Milano: un’alternativa su cui sono in corso le verifiche tecniche, anche a seguito delle opinioni raccolte tra i ragazzi per cui è emerso che, pur aumentando la distanza da percorrere a piedi di un centinaio di metri, è preferibile camminare con i compagni anziché restare fermi in coda, per un tempo equivalente, a bordo del pullman”.

Gli studenti chiedono nuove tratte e più mezzi

Tra i suggerimenti di cui le liceali Beatrice Dughetti, Giulia Benedetta Pisati e Costanza Stefanelli si sono fatte portavoce, “l’istituzione di nuove tratte (in particolare di navette che possano congiungere Barriera Roma con il Cheope), l’incremento dei mezzi a disposizione per le direttrici di San Nicolò, Fiorenzuola, Gossolengo, Ponte dell’Olio e Pianello, nonché una revisione delle politiche degli orari che li renda più pertinenti sia per i rientri scolastici pomeridiani – con fermate in piazza Cittadella, alla Lupa e al Cheope – sia per l’integrazione con il sistema ferroviario”.

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