Osteoporosi: per le donne rischi maggiori, se ne è parlato a Star Bene

05 Aprile 2024 12:06

Puntata di Star Bene dedicata all'osteoporosi

 

In Italia l’osteoporosi è un problema per circa cinque milioni di persone. L’80 per cento sono donne. Se ne è parlato durante l’ultima puntata di “Star bene”, la trasmissione condotta dalla giornalista Marzia Foletti e in onda su Telelibertà.

Fragilità ossea e osteoporosi sono infatti patologie che costituiscono un importante problema sanitario e sociale, destinato ulteriormente a crescere per effetto dell’invecchiamento della popolazione: la conferma arriva anche da Francesco Sabbadini, direttore della Medicina del Lavoro di ASIA – Ambiente Sicurezza Salute che sostiene anche questa puntata.

“La sfida del futuro sarà quella di una popolazione lavorativa sempre più anziana – spiega – i programmi di screening di promozione della salute sono efficaci in ambito lavorativo perché intercettano molte persone: si tratta di un’azione proattiva della medicina nei confronti delle persone”.

GLI EFFETTI DELL’OSTEOPOROSI

Ma nel concreto quali sono gli effetti dell’osteoporosi? “In primis può favorire la fragilità ossea anche con traumi minimi e questo può innescare una serie successiva di complicanze come l’allettamento – spiega l’oncologo Luigi Cavanna – anche per questo è fondamentale la gestione della cura per prevenire questa patologia”.

Patologia che, come spiega Carlo Cagnoni, direttore del dipartimento delle Medicine dell’Ausl di Piacenza, tocca diversamente uomini e donne: “C’è una differenza di incidenza dovuta in primis a motivi di genetica: la massa ossea nell’uomo è mediamente maggiore e quindi c’è una “scorta” da utilizzare che è maggiore – spiega – nella popolazione cinquantenne qual è la probabilità che si vada incontro a un problema serio legato a una frattura? Nella donna è intorno al 32 per cento, nell’uomo intorno al 18 per cento”.

A Davide Romano della Medicina Interna Valtidone il compito di sottolineare anche l’evoluzione della patologia: “L’osso non è un tessuto inerte – sottolinea– è in continuo rimodellamento, regolato da meccanismi diversificati. La conseguenza dell’osteoporosi è una minore resistenza a traumi esterni. L’attività dell’osso varia in base all’età: nei primi anni di vita fino ai 30 anni c’è un picco di massa ossea, da lì inizia un lento declino”.

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