Alluvione Romagna, rinasce l’asilo Azzaroli di Sant’Agata: “Grazie Piacenza”

21 Aprile 2024 03:06

Asilo Azzaroli

Ha detto bene il sindaco di Sant’Agata sul Santerno (Ravenna), Enea Emiliani, toccando le corde dei presenti. “Un anno fa qui si vedevano scene risorgimentali”, tipiche “di una comunità che ha saputo rimboccarsi le maniche” e ripartire. Giovani e meno giovani letteralmente con le mani nel fango per ricostruire mattone su mattone, per dirla con il ritornello della canzone dei bimbi, tutti i simboli di un paese di 3mila anime andati distrutti. “Insieme si possono fare grandi cose e superare anche i momenti più difficili”- ha ricordato il simpaticissimo parroco don Renzo Tarlazzi.

È questo il messaggio emerso forte e chiaro ieri, 20 aprile, alla festa che la scuola dell’Infanzia Asilo Azzaroli di Sant’Agata ha organizzato per dire grazie a tutte le persone, gli enti, le fondazioni, le imprese e le associazioni che l’hanno aiutata a risollevarsi, dopo che l’alluvione dello scorso anno l’aveva sommersa causando danni per 530mila euro. Tra questi anche la Fondazione Ronconi-Prati, che nei giorni dell’emergenza, aveva lanciato una raccolta fondi.

ASILO AZZAROLI: LA SOLIDARIETÀ DEI PIACENTINI ATTRAVERSO LIBERTÀ

La straordinaria generosità dei piacentini ha permesso di donare all’Azzaroli 25.320 euro contribuendo alla risurrezione del vivaio del paese, storico punto di riferimento da ben 98 anni. Circa 200 persone, anche da diverse parti d’Italia, si sono riunite nel grande parco della scuola di via Mazzini 31 per una giornata in cui si sono alternati momenti di commozione, di ricordo e di allegria.

ALLUVIONE ROMAGNA: ASILO DI SANT’AGATA DISTRUTTO

Il 17 maggio di ormai un anno fa la scuola venne duramente colpita dalle acque del fiume Santerno che raggiunse l’altezza di 1 metro e 80 centimetri, distruggendo tutto il piano terra, gli impianti e il grande parco. Già dai primi giorni dopo l’alluvione, però, partì la catena di solidarietà: c’è arrivò per spalare il fango, chi a consegnare giochi e arredi per i bambini, chi a organizzare raccolte fondi, chi a elargire somme di ogni tipo, chi anche solo a telefonare per dare conforto. Tutto questo ha consentito agli enti che gestiscono la scuola – Fondazione Asilo Azzaroli, Solco Ravenna e Progetto Crescita – di avere a disposizione fin da subito le risorse per poter ricostruire. Finché la scuola è stata inagibile, è stata la parrocchia di Villa San Martino a ospitare i 73 bambini e le loro maestre per poter continuare l’attività didattica. Nell’estate del 2023 sono poi iniziati i lavori di ristrutturazione. Il 6 novembre 2023 i bambini hanno potuto ritornare nella loro scuola rinnovata. Gli ultimi lavori, quelli meno urgenti, verranno portati a termine durante la pausa estiva di quest’anno.

ALLUVIONE ROMAGNA: ISTITUZIONI FANNO SQUADRA

“Il 2023 è stato un anno difficile, ma ce l’abbiamo fatta – ha detto Caterina Castellari, coordinatrice della scuola -. Da una brutta esperienza come quella dell’alluvione abbiamo tirato fuori tutto ciò che poteva esserci di positivo. E i nostri bambini e le nostre bambine meritavano un momento di festa”. Alla festa sono intervenuti anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Sant’Agata sul Santerno Emiliani, il presidente di Confcooperative Romagna Mauro Neri. “L’amministrazione comunale, nonostante il dramma che stavamo vivendo nei giorni successivi all’alluvione, ha avuto un obiettivo: non interrompere il processo educativo e scolastico dei nostri bambini, per l’importanza del processo e per dare loro una normalità nel dramma enorme che stavamo vivendo – ha detto il primo cittadino -. Quando l’Asilo Azzaroli ha riaperto la scuola in novembre, dopo soli 6 mesi, ha trovato anche gli spazi per il nostro nido comunale. È stato fatto un lavoro di squadra enorme. È stato fatto grazie a una spinta che è nata dal basso”.

Bonaccini ha ricordato che si è trattato della più grande alluvione mai registrata nella storia d’Italia, “tra i 3 eventi più catastrofici al mondo del 2023 per entità di danni”. “Voi romagnoli però, al pari degli emiliani poco meno di 12 anni fa, avete dimostrato la capacità di rimboccarvi le maniche davanti alle tragedie, vi abbiamo visto piangere e urlare, però il giorno dopo eravate con gli stivali e il badile in mano a spalare il fango. La Romagna è partita subito e forte”. Anche al gruppo editoriale Libertà e alla Fondazione Prati-Ronconi sono stati omaggiati con una Madonna in ceramica. “Grazie davvero dell’amicizia e del sostegno che voi e la comunità piacentina avete dimostrato nei nostri confronti”-  ha detto la direttrice Castellari.

Dall’inviato Marcello Pollastri 

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