Immigrazione e integrazione: la sfida di Piacere Castello con Mariacristina Ceruti

15 Aprile 2024 18:49

Mariacristina Ceruti

Mariacristina Ceruti

Piacere Castello si affida a una donna. Mariacristina Ceruti, 55 anni docente liceale di materie scientifiche sposata e madre di due figli, è la candidata della lista civica appoggiata dal Pd e dal movimento Ma che bel Castello. Ceruti si propone come possibile guida della città, di cui i cittadini l’8 e 9 giugno saranno chiamati a scegliere un nuovo sindaca o una nuova sindaca.

La candidatura di Ceruti, come spiegano dal gruppo di lavoro che ha scelto di “scoprire le carte” durante un incontro al centro culturale di via Mazzini, si pone come “elemento di novità, in grado di mettere al centro la persona e di cambiare la logica dell’opposto da distruggere per tornare al sano contradditorio da cui nascono le soluzioni ai problemi”.

Non a caso il logo scelto sono due mani che si stringono e da cui nasce un germoglio. E non a caso lo slogan di apertura è “Facciamo germogliare le idee per la nostra città, e facciamolo insieme”.

LE DICHIARAZIONI DI MARIACRISTINA CERUTI

Di idee la candidata ne mette sul piatto tante. Con un premessa però: “vogliamo – dice – prenderci cura delle persone di questa comunità e risolvere situazioni che da anni si trascinano senza soluzione, tramite soluzioni frutto di una visione a 360 gradi”.

Ceruti promette di invertire alcune delle logiche che hanno governato le scelte degli ultimi anni, passando ad esempio dalla parola immigrazione, associata a mille problemi, a integrazione. “Integrazione – dice la candidata – oltre l’immigrazione”.

Di qui il riferimento alla logistica: “è stata un’opportunità, ma ha portato tante criticità, come la presenza di immigrati attirati dal lavoro ma magari costretti a dormire in stazione.

Allora – spiega – non è giusto prendersela con chi dorme in strada, ma forse è giusto rigenerare alloggi per chi viene al lavorare in logistica”. Ceruti promette un cambio di prospettiva anche sul tema della sicurezza, a partire dall’idea di una città “intelligente” dove le moderne tecnologie (anche l’intelligenza artificiale) vengano sfruttate per garantire un sistema di sicurezza integrato.

Tra le idee che la candidata e la squadra che l’appoggia promettono di far “germogliare” ci sono “orti sociali che favoriscono socialità e cura dell’ambiente”, “affitti calmierati con fondo di garanzia per gli affittuari”, “piazze rigenerate, magari con arredi e dehor tutti uguali” un “mercato per prodotti locali”.

C’è spazio anche per i rappresentanti di quartiere, il consiglio comunale di giovani, festival della letteratura e una settimana dello sport. Al centro, come spiega Giuseppe Coiro (anche il suo nome veniva dato tra i papabili come candidato), la squadra che appoggia Ceruti mette “la forza propulsiva dei giovani”, come testimonia la 23enne Federica Grassi, “e l’idea – aggiunge Alberto Molinari (anche lui in prima battuta era stato indicato tra i papabili) – di una sindaca a capo di un consiglio di amministrazione, piuttosto che amministratrice unica”.

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