Nel Mediterraneo vengono scaricati ogni giorno 500 container di plastica

14 Febbraio 2022 06:00

L’impietosa indagine del Wwf lancia l’allarme sul futuro dei nostri mari, sempre più inquinati dai rifiuti plastici, specialmente di piccole dimensioni

Un’indagine del Wwf parla chiaro: l’inquinamento da plastica nei mari è destinato ad aggravarsi pesantemente nei prossimi decenni, quadruplicando persino entro metà secolo.

Più plastica della biomassa

Secondo le stime del Wwf l’inquinamento da plastica avrebbe ormai assunto una portata catastrofica. La massa di tutta la plastica presente nel mondo, circa 8 miliardi di tonnellate, è infatti il doppio della biomassa totale degli animali terrestri e marini messi insieme. Nel 2020 si sono prodotte più di 367 milioni di tonnellate di plastica nel mondo, totale all’interno del quale sono gli imballaggi a farla da padrone.

Il 60% della plastica è rifiuto

Circa il 60% di tutta la plastica prodotta, dall’inizio delle rilevazioni, è ad oggi diventata un rifiuto. La stima del Wwf parla di un intervallo compreso tra gli 86 e i 150 milioni di tonnellate di plastica accumulate nel mare. Secondo altre stime le plastiche monouso rappresenterebbero tra il 60% e il 95% di tutte le plastiche presenti nei mari.

Inquinamento quadruplicato entro il 2050

Entro il 2050 l’inquinamento degli oceani sarà quattro volte maggiore rispetto ad oggi. Un ruolo importante lo avranno le microplastiche: la loro concentrazione nel 2050 sarebbe comunque doppia rispetto a quella attuale nonostante gli sforzi attualmente mesi in campo. Addirittura già da oggi sarebbe stato superato il limite massimo di inquinamento da microplastica nei mari. Questa soglia si attesta sui 120mila oggetti per metro cubo, oltre il quale sovvengono rischi ecologici rilevanti: vi sono punti del Mar Mediterraneo in cui la situazione già oggi è peggiore.

L’Italia tra i responsabili nel Mediterraneo

Proprio nel Mar Mediterraneo finiscono ogni anno 229mila tonnellate di plastiche. Analisi drammatiche. Per capirne la portata: è come se ogni giorno 500 container scaricassero in acqua il proprio contenuto. Un ritmo non sostenibile nel lungo periodo. Più della metà della plastica che inquina il mediterraneo proviene da soli 3 Paesi: per il 32% dall’Egitto, per il 10% dalla Turchia  ma ben il 15% anche dall’Italia. “È stato calcolato che tra il 21% e il 54% di tutte le microplastiche globali (equivalente al 5-10% della massa di microplastiche globale) si trova nel Mar Mediterraneo”, dichiara il Wwf.

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