Piacebaskin primo in classifica a punteggio pieno nel campionato cremonese

21 Dicembre 2022 03:48

Continua a stupire il Piacebaskin, squadra biancorossa di baskin (il basket inclusivo che consente a persone normodotate e disabili di giocare nella stessa squadra) che dopo tre vittorie in altrettante gare disputate in questo avvio di stagione, si ritrova in vetta alla classifica del campionato cremonese.

Nella recente giornata le atlete e gli atleti piacentini hanno battuto, dopo un bellissimo duello arrivato fino all’overtime, Teambaskin.

LA CRONACA DELLA PARTITA A CURA DI PAOLO BOSSI
Si parte subito forte con un contropiede che trova Linda Orlandi sola al ferro servita da Labò e una successiva incursione nell’area del pivot che viene finalizzata da Minuti, alla quale Teambaskin risponde con Touille, che sarà l’addetto al cecchinaggio dal canestro basso per tutta la partita.

Da queste scorribande fulminee nasce la scintilla che porterà i biancorossi a premere l’acceleratore anche in difesa e fare così la miglior partenza della sua storia. All’attacco di Andrea Orlandi e Labò, che finalizzano tutti i tiri a disposizione, si aggiunge l’essenziale presenza difensiva di Ridaoui, Scotti e Falco, oltre alla già citata Linda Orlandi, che in questa fase intasano tutte le linee di passaggio e limitano la produzione offensiva dei vicecampioni in carica a soli 17 punti nella frazione d’apertura ad opera di Lombardi e Mattarozzi, oltre al già citato Touille. Conclude l’offensiva una tripla di Coduto. Ad eccezione di questi, nessuno dei biancoblu segna dall’area estesa e questa frazione si conclude 24-17 per i biancorossi.

Il dominio su entrambi i lati del campo dura però poco. Nel secondo quarto, nonostante la fisicità difensiva messa in campo dai biancorossi, Teambaskin si rifà sotto con un Ruscelli che rompe gli argini della metà campo offensiva e rifila un parziale di 6-0 da solo al Piacebaskin. Dopo un paio di passaggi a vuoto sotto il canestro del pivot anche Farina e Balzarini si iscrivono a referto con molteplici attacchi dalla loro area piccola e riportano Teambaskin a contatto, anche se ulteriori iniziative individuali di Vento, Orlandi e Righi riescono a mantenere i biancorossi oltre la linea di galleggiamento e a chiudere il periodo in perfetta parità anche se la concentrazione in fase difensiva è andata calando rispetto al primo. Da notare anche una certa precisione al tiro da parte di Cribari.

Il terzo periodo continua sulla stessa china anche se la situazione è più altalenante. Si ritorna a vedere qualche sprazzo in difesa e una rinnovata grinta a livello offensivo, in particolare di Labò, ma si continua a soffrire in fase difensiva. Oltre al solito Ruscelli, si aggiungono anche i contributi di Piazza e Manfreda, che vanno a costituire un freno definitivo allo slancio trovato in precedenza da Piacebaskin. Malgrado la presenza di Righi, che mette ordine quel tanto che basta per mettere in moto egregiamente l’attacco in modo da non sprofondare col divario e scavarsi così una metaforica fossa, Teambaskin riprende le redini della partita. Il posizionamento difensivo è piuttosto rivedibile e così anche il contrasto ai contropiedi avversari. In questo frangente si sente anche la mancanza dei centimetri di Soragna sotto le plance. Alla fine del terzo quarto Piacebaskin si trova sopra di due lunghezze proprio per merito dell’attacco che ha girato sostanzialmente bene per tutto il match, ma la partita è ben lungi dall’essere decisa.

Il quarto periodo risponde in tutto e per tutto alla definizione di tonnara. L’unica soluzione concessa da Teambaskin è una valanga di tiri concessi a Minuti, scommessa che si rivela persa anche senza accuratezza perfetta. Il trio Orlandi-Vento-Labò tiene a contatto i biancorossi ma ancora una volta le magagne sono da ricercarsi nella mancanza di comunicazione e reattività difensiva che permette sia a Touille che a Manfreda di segnare ben 9 punti ciascuno e portando il match sul punteggio di 86 pari e si va al temuto quanto fondamentale overtime.

Coach Righi sceglie di avvalersi del sestetto Coduto-Vento-Scotti-Labò ed entrambi gli Orlandi. La parola d’ordine è massima pressione e fallo sistematico qualora si guadagni un qualsivoglia vantaggio. Affidarsi alle doti balistiche di Coduto si rivela inizialmente la scelta vincente, dal momento che realizza tutto il realizzabile ma così farà anche Manfreda che sfrutta la sua differenza in velocità. Le giocate decisive arrivano quando dopo un canestro di Vento che porta

sopra di tre i biancorossi, la loro difesa si apre sulla rimessa e concede un tiro da tre a Ruscelli. Sebbene il tiro da tre da parte di un 5 sia una soluzione poco applicata nel baskin, si tende a concederla: è in questi periodi che se ne sottovaluta la letalità. Ruscelli infatti si prende il tiro e lo manda a segno. Nel possesso successivo si va da Orlandi che segna, poi è la volta di Labò su cui viene commesso fallo sistematico. Un solo tiro libero su due viene realizzato ma tanto basta per tenere in vantaggio i biancorossi. La stessa strategia verrà utilizzata dall’altra parte con Manfredini, ma un risultato di uno su due non basterà a tenere a contatto Teambaskin, che si fermerà a 103 punti contro i 104 dei biancorossi. Finisce così uno scontro epico, da cui Piacebaskin esce vittoriosa, che nulla ha avuto da invidiare per emozione, per le persone coinvolte, alla finale dei Mondiali che si stava disputando a migliaia di chilometri di distanza da Pescarolo. Prossimo appuntamento il 15 gennaio per la sfida contro Soncino.

Lo scrivente dedica l’articolo qui sopra a tutte le persone che lo stanno aiutando a superare il momento più difficile della sua vita, come difficile è stata la sfida oggetto dell’articolo.

Vi voglio bene.

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