“Violenza di genere ancora presente nello sport, a Piacenza situazione buona”

09 Gennaio 2023 13:42

“Nello sport siamo un po’ indietro rispetto alla piena parità di genere. Ci sono ancora molti stereotipi tra maschile e femminile, ma Piacenza la situazione appare buona”. Quanto è emerso dal ciclo di incontri organizzato dal Circolo Pettorelli in sinergia con l’associazione “La città delle donne”.  “Nel mondo dello sport in generale è presente la violenza di genere, la psicologica è quella trasversale a tutti i tipi di violenza, anche se non è possibile quantificare quelle fisiche e sessuali perché i dati restano nell’oscurità in quanto è molto difficile denunciare” ha spiegato Maria Lettieri, psicologa e psicoterapeuta del Telefono Rosa Piacenza-Associazione La città delle donne.

Il ciclo di incontri è all’interno del progetto “Palla al centro: Change the game!” nato per sensibilizzare sulla violenza di genere presente anche nello sport e spiegare le attività e i servizi del centro che aiuta le donne che subiscono violenza. “L’associazione istituita nel 1994, è operativa dal 1996 – le parole di Lettieri – e il nostro obiettivo è sia quello di sostenere le donne che si rivolgono al Centro ma anche quello di contrastare il fenomeno della violenza contro le donne attraverso attività di prevenzione e sensibilizzazione, visti i dati allarmanti sulla violenza sulle donne e della presa di coscienza che porta a tante denunce”.

Lo sport è una delle agenzie educative più importanti, un nodo fondamentale all’interno di una rete composta da più attori tra associazioni, istituzioni e mondo del volontariato. “Vogliamo promuovere la parità di genere, ma siamo un po’ indietro. Basti pensare che la prima Carta europea dei diritti delle donne nello sport esiste solo dal 1985 e ha permesso alle donne di gareggiare e di svolgere sport prima a loro preclusi” ha continuato Lettieri. Dal punto di vista del rispetto dei diritti e della parità, “il Pettorelli è un’oasi felice, sia per la sensibilità dimostrata rispetto ad una tematica importante come la violenza di genere sia perché si avvale di istruttori molto preparati e attenti ai loro allievi”.

Soddisfatto dell’impegno degli incontri il presidente del Pettorelli Alessandro Bossalini: “Sono molto contento di aver promosso questi incontri e del coinvolgimento emotivo e partecipativo di tutte le categorie coinvolte. Premesso che la scherma prevede allenamenti promiscui, in questo senso siamo molto avanti nella gestione di certe tematiche, è sempre interessante attirare atleti genitori e tecnici per approfondire la conoscenza di loro stessi in funzione delle relazioni che si attivano di volta in volta. La risposta è stata molto empatica e ringrazio tutte le componenti che sono intervenute perché hanno arricchito il nostro palinsesto di nuovi spunti ed idee”.

 

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