Il primo trofeo di Caneschi: “Ho anche pianto. Adesso vorrei vincere la Coppa Cev”

01 Marzo 2023 03:06

La prima volta non si scorda mai. Per questo, l’emozione di Edoardo Caneschi nel sollevare al cielo la Coppa Italia (il trofeo numero uno della sua carriera) si è tradotta – una volta caduto a terra l’ultimo pallone – in un pianto di gioia incontenibile, puntualmente immortalato dalle telecamere della Rai. Alla seconda stagione in maglia biancorossa, il ventiseienne centrale aretino si è tolto la soddisfazione di recitare un ruolo da protagonista in questa avvincente Final Four, stravincendo (in coppia con il compagno di reparto Robertlandy Simon) il duello a distanza con i colleghi di Perugia e Trento.

Partiamo da quelle lacrime a fine partita: cosa rappresentano per lei?
“Un’emozione mai provata. Nelle ultime due azioni del terzo set contro Trento ero già in un’altra dimensione. È la prima vera vittoria della mia carriera e credo che la conserverò sempre in un angolo speciale di cuore”.

Con questa rinnova mentalità è possibile tornar a parlare di scudetto?
“E’ ancora prematuro. Per poterlo fare occorre chiudere nel migliore dei modi la regular season, senza guardare troppo in là. Personalmente mi piacerebbe tanto vincere la Coppa Cev. Per arrivare allo scudetto è necessario vincere una lunga serie di gare, per la quale è indispensabile grande continuità. La stiamo trovando e costruendo solo adesso, quindi serve calma. Chiaro che con questa Gas Sales mai dire mai”.

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