Cosmetici sostenibili contro l’inquinamento ecco alcuni consigli

L’industria della cosmesi è una delle più produttive e di conseguenza il suo impatto sull’ambiente è molto alto. Secondo Quantis, società di consulenza ambientale, le emissioni di gas serra dell’industria cosmetica sono comprese tra lo 0,5% e l’1,5% del totale mondiale. L’estrazione delle materie prime incide per circa il 10%, il packaging per il 20%, il trasporto per il 10% e l’utilizzo stesso dei prodotti da parte dei consumatori per il 40%. È chiaro, perciò, che se l’industria del beauty deve fare la sua parte per rendere i prodotti e la produzione degli stessi sempre più ecologici e meno impattanti, anche noi consumatori svolgiamo un ruolo fondamentale affinché il self care diventi una pratica sostenibile.

In primis abbiamo il compito di acquistare consapevolmente. Questo significa comprare solo i prodotti che effettivamente ci servono e usarli correttamente senza abbondare nelle quantità o lasciandoli scadere – sì, anche i cosmetici hanno una scadenza sempre indicata sulla confezione e, affinché siano efficaci, è bene rispet-tarla. Per aiutarci in questo senso ci sono i pack airless con dosatore pump, che preservano le caratteristiche del prodotto e da cui ne fuoriesce la giusta quantità per somministrazione, e le confezioni spremibili che facilitano a non sprecare nemmeno un ml di prodotto. Inoltre, bisognerebbe documentarsi sui marchi per capire quali pratiche green perseguono e scegliere di conseguenza.

Le certificazioni che vengono rilasciate alle aziende da enti esterni e che ne verificano le caratteristiche di sostenibilità sono uno strumento molto immediato per riconoscere i valori fondanti di un brand. Simboli come quelli di Icea o B Corp apposti sulle confezioni significano che le aziende vengono tutti gli anni sottoposte a controlli e verifiche sugli standard di produzione, condizioni di lavoro, rispetto per gli animali e l’ambiente. In generale, comunque, anche visitare i siti delle aziende può essere utile per scoprire come si comportano, anche perché non tutte le aziende decidono di farsi certificare, ma questo non significa che non siano virtuose. Verificare anche gli ingredienti che i prodotti contengono o non contengono è molto importante. L’acqua, infatti, che è una risorsa sempre più preziosa per il pianeta, è quasi sempre il primo ingrediente di tutti i cosmetici e ne vengono utilizzate grandi quantità per produrli. Scegliere cosmetici anidri che, quindi, non contengono acqua, come quelli solidi è certamente una scelta più ecologica.

Esistono shampoo, ma anche detergenti o deodoranti in pratici panetti. Ovviamente, un altro aspetto fondamentale per consumare meglio è smaltire correttamente i prodotti finiti e acquistarli solo se il loro pack è in materiali riciclabili. Meno rifiuti si producono, minore è l’impatto ambientale. Quindi, è bene scegliere confezioni ricaricabili, mega pack e prodotti lavabili e riutilizzabili, piuttosto che usa e getta. Un esempio in questo senso sono i dispositivi igienici femminili come gli slip mestruali o le coppette in silicone, che evitano lo smaltimento di un prodotto altamente inquinante come i tradizionali assorbenti in plastica o tamponi che non sono riciclabili. Ecco, allora, una selezione di cosmetici green che possono essere utili alleati per diventare consumatori più consapevoli.

di Francesca Pelucchi

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